Stiamo parlando del per caso, altrimenti non ci sarebbe il per caso nei nostri viaggi. Il per caso è fondamentale, intendendo che il caso non è assolutamente casuale, ma un insieme di coincidenze che, guarda caso, stanno dentro alla sincronicità. Lhanno anche studiata, la sincronicità o coincidenza. Che non è casuale. È quella che i greci chiamavano Fato, che era un dio, il dio più importante, il dio supremo. E regnava su tutti, dei e uomini. Ed è vero, è così. Per gli indiani, i destini sono addirittura scritti. Cè un luogo dove vengono conservati tutti i destini degli esseri umani.
Sua figlia era in preda a un attacco di convulsioni. Il piccolo Dinsmore aveva preso un proiettile di rimbalzo in un occhio e aveva un frammento conficcato nel cervello. Che cosa gli diceva tutto questo?
Non mi dice niente. Che cosa disse lo scozzese in Lost? "Non confondere una coincidenza con il destino"?
Forse era stato così. Forse. Ma Lost era di molto tempo prima. Forse lo scozzese aveva detto: Non confondere il destino con una coincidenza.
Molti anni fa la mia firma capitò (me colpevole) in calce a uno di questi manifesti; nelle intenzioni dei promotori e mia quell'appello avrebbe dovuto essere a favore della libertà di stampa; ma, per una riprovevole ambiguità della formulazione, pareva che quel testo difendesse la lotta armata e incitasse al linciaggio di Luigi Calabresi. Poco dopo il commissario fu ucciso e io, a distanza di trent'anni, provo ancora vergogna per quella coincidenza. Come, credo (o quantomeno mi auguro), tutti coloro il cui nome comparve in fondo a quel foglio. (dal Corriere della sera, 3 luglio 2002)
Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze.
La nostra vita quotidiana è bombardata da coincidenze o, per meglio dire, da incontri fortuiti tra le persone e gli avvenimenti chiamati coincidenze.[...]. L'uomo, spinto dal senso della bellezza, trasforma un avvenimento casuale in un motivo che va poi a iscriversi nella composizione della sua vita.
È qui | che la vera differenza | è tutta nel modo in cui | ognuno | guarda il cielo | qui | da dentro | questa bizzarra | coincidenza.
[da Da questa parte del vetro, in Lettere d'amore nel frigo]
I pensatori materialisti hanno attribuito al cieco meccanismo dell'evoluzione più miracoli, improbabili coincidenze e prodigi di quanti ne abbiano mai potuto attribuire a Dio tutti i teologi del mondo.
C'è nella vita un elemento di magica coincidenza che può sfuggire alla gente che bada solo all'aspetto prosaico delle cose. Come è stato ben espresso dal paradosso di Poe, la saggezza dovrebbe contare sull'imprevisto.
Ci sono molte persone buone e molte persone sane di mente qui, oggi pomeriggio. Solo, per una strana coincidenza, tutte le persone buone sono matte e tutte le persone sane sono malvagie.
La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso. I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea e mediterranea.
La politica coincide dunque con la morale? Penso che politica e morale abbiano fondamenti distinti. I loro territori confinano ma non coincidono. Spesso addirittura morale e politica confliggono e si scontrano.
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Alieno da ogni abbandono elegìaco, Musil riscontra il disordine con la precisione dello scienziato, che viene a coincidere con la forza espressiva del poeta.
Senza una rivoluzione contadina, non avremo mai una vera rivoluzione italiana, e viceversa. Le due cose si identificano. Il problema meridionale non si risolve dentro lo Stato attuale, né dentro quelli che, senza contraddirlo radicalmente, lo seguiranno. Si risolverà soltanto fuori di essi, se sapremo creare una nuova idea politica e una nuova forma di Stato, che sia anche lo Stato dei contadini; che li liberi dalla loro forzata anarchia e dalla loro necessaria indifferenza. [...] Dobbiamo ripensare ai fondamenti stessi dell'idea di Stato: al concetto d'individuo che ne è la base; e, al tradizionale concetto giuridico e astratto di individuo, dobbiamo sostituire un nuovo concetto, che esprima la realtà vivente, che abolisca la invalicabile trascendenza di individuo e di Stato. L'individuo non è una entità chiusa, ma un rapporto, il luogo di tutti i rapporti. Questo concetto di relazione, fuori della quale l'individuo non esiste, è lo stesso che definisce lo Stato. Individuo e Stato coincidono nella loro essenza, e devono arrivare a coincidere nella pratica quotidiana, per esistere entrambi. Questo capovolgimento della politica, che va inconsapevolmente maturando, è implicito nella civiltà contadina, ed è l'unica strada che ci permetterà di uscire dal giro vizioso di fascismo e antifascismo. Questa strada si chiama autonomia.
Una coincidenza, una sfida, un colpo di fortuna, così è iniziata la mia carriera di scalatore urbano. Pensavo che i palazzi non fossero arrampicabili, e sono riuscito a salirne uno. Ero sicuro che sarei morto e sono ancora vivo.