Dicono che faccio "world music", ma non è un'espressione che capisco. Tutta la musica è in un certo senso world music. Non si scrivono canzoni, non si canta in tutti i paesi del mondo? Io ho un sospetto, ossia che chi parla di world music parli in realtà di "third world music" ma è troppo politically correct e, perciò, trova un'altra espressione.
Forse è colpa nostra. Forse abbiamo esagerato, noi della musica leggera. Abbiamo imbottito le nostre canzoni di "ti amo". Ne abbiamo abusato e il senso reale si è un po' perso. Magari uno, pur amando disperatamente, non ha voglia di pronunciare quelle due parole stregate col timore di suonare un po' finto, un po' fumettistico. Comunque non sono le parole, ma i fatti che contano. Io ci ho messo una vita a imparare a non ascoltare con le orecchie, ma col cervello, col cuore.
Molte delle canzoni che canto sono di vari decenni fa: dubito invece che ascolteremo molti pezzi delle popstar di oggi, come Justin Timberlake, tra dieci o vent'anni.
Il mio concetto di crescita è legato alla ricerca di qualcosa di nuovo che possa dare libero accesso alla passione per questo mestiere. Ciao Frankie rispecchia la passione che sin da piccolo ho per Frank Sinatra. Mi piace come artista e adoro la sua musica per questo ho deciso di fare questo spettacolo riproponendo le sue canzoni. Il pubblico ha risposto molto bene, i più giovani mi ringraziano perché non conoscevano le sue canzoni prima di sentirmi cantare.
Mi sono preso una cotta formidabile. Fra fuochi e chitarre, in riva al mare e dentro un sacco a pelo. Perché tutti, una volta nella vita, abbiamo diritto di credere che le canzoni dell'estate siano state scritte apposta per noi.
Se oggi senti le canzoni trasmesse dai primi cinque-sei network sono sempre quelle canzoni che circolano... La cosa curiosa è che anche oggi, molto spesso senti le canzoni di [Rino] Gaetano.
[Su Rino Gaetano] Faceva l'autostop con la chitarra a tracolla e gli diedi un passaggio per Roma dove andava alla ricerca di un contratto. Mi fece sentire le sue canzoni in anteprima e lo portai da Vincenzo Micocci che poi lo lanciò.
Frasi sulle canzoniFrasi sulle chitarre
DiLucio Dalla
La radio ti passa un po' di metadone, qualcosa nascosto in qualche canzone, canzoni che sanno chi sei molto meglio di te... Gli accordi migliori rimangono sempre quei tre... In pieno rock'n'roll!
Qui con la vita non si può mai dire, arrivi quando sembri andata via. Ti sento dentro tutte le canzoni.
Frasi sulle canzoni
DiLuciano Ligabue
Certe vite passano, leggere come le canzoni, che dietro le canzoni vanno. Certe vite sfumano, veloci come le canzoni, che dentro le canzoni stanno.
Frasi sulle canzoni
DiLuciano Ligabue
A me fa stare bene l'idea che le mie canzoni siano fischiettate un po' da tutti, non mi importa da chi o da quale ceto sociale, e ancora di più se sono suonate voce e chitarra.
[Intervista, Raro!, n.° 223, luglio-agosto 2010]
Frasi sulle canzoniFrasi sulle chitarre
DiLuciano Ligabue
Sono proprio i "limiti" della canzone a fare da garanti per la presenza dell'emozione.
[Lectio doctoralis Il tempo dell'emozione, maggio 2004]
Frasi sulle canzoni
DiLuciano Ligabue
Ci sono canzoni che sanno chi sei molto meglio di te.
Frasi sulle canzoni
DiLuciano Ligabue
Io ti sento in tutte le canzoni, in un pezzo che era loffio e adesso non lo è più.
Frasi sulle canzoni
DiLuciano Ligabue
Ti sento dentro tutte le canzoni, in un posto dentro che so io ti sento... [...] al punto che disturbi, al punto che è già tardi, rimani quanto vuoi.
Frasi sulle canzoni
DiLuciano Ligabue
A volte, lo ammetto, mi piacerebbe essere un po' più ironico. Mi capita che, per rispettare fino in fondo l'emozione che ho, non uso abbastanza ironia. Così rischio di prendermi un po' troppo sul serio, che è una delle stronzate più grosse che si possa commettere, perché in realtà non ci si può prendere troppo sul serio nel fare canzoni.
Non sono di quelli che pensa che se non ho un messaggio su Twitter fresco di giornata il pubblico cambierà gusti musicali. Penso solo alle canzoni, a farle bene, che siano emozionanti, che arrivino attraverso qualsiasi mezzo a disposizione, dalla suoneria del telefonino alle casse del palasport. La musica è il social network più antico e quello che funziona di più. Il resto può aiutare ma senza pezzi si va poco lontano.
Trovo difficile scrivere canzoni su niente. Cerco di scrivere cose che siano rilevanti per la mia vita che è totalmente folle e surreale ma anche universalmente.
Mi piace che le persone prendano le canzoni e se le cantino, che siano intonati o stonati. Le canzoni sono di tutti. Poi è chiaro, se diventano famosi quelli che non sanno cantare c'è un problema in corso, ma la gente è giusto che canti, anche se non è intonata, la musica è fatta per essere felici, per divertirsi, piangere. La musica è di tutti.
[Intervista di Alessio Vinci, Matrix 2009]
Il disco "Io canto" è un omaggio vero, pulito, sincero ai cantautori italiani che ho cercato di re-interpretare arrangiando le canzoni a mio modo senza stravolgerle troppo.
Molte canzoni parlano dell'amore verso se stessi. Per anni ho vissuto le relazioni, non solo sentimentali, facendomi guidare. Ora non più.
Frasi sulle canzoni
DiLaura Pausini
[Riguardo la presunta somiglianza tra Born This Way ed Express Yourself] Sono una scrittrice, ho scritto tantissime canzoni. Perché dovrei copiare una canzone? È da stupidi. È persino ridicolo chiedermelo. Ti guarderei negli occhi per dirti che sono abbastanza stupida da pensare che tu sia abbastanza stupido da non accorgerti che ho copiato una canzone. Se metti le canzoni una accanto all'altra, fianco a fianco, l'unica somiglianza è la successione degli accordi. È la stessa che è stata nella disco music per gli ultimi 50 anni. Solo perché sono la prima artista negli ultimi 25 anni a pensare di metterla nelle classifiche di punta e alla radio non significa che è plagio, significa che sono fottutatemente intelligente.
I miei testi sono un gran mucchio di contraddizioni. Sono spaccati esattamente a metà tra opinioni estremamente sincere e sentimenti che nutro e confutazioni sarcastiche e spero umoristiche di ideali stereotipati da bohèmien superati da anni. Insomma, è come se per le personalità di chi scrive canzoni non ci fossero due scelte possibili. O quella di visionari tristi e tragici come Morrisey, Michael Stipe o Robert Smith, oppure il ragazzino bianco sgraziato e un po' fuori di testa da "Ehi, facciamo festa e dimentichiamoci di tutto" tipo i Van Halen o tutta quell'altra merda di heavy metal. Quello che voglio dire è che provare passione ed essere sincero mi piace, ma mi piace anche divertirmi e fare il cretino.
Il tema della rabbia giovanile sarà anche cool, ma se c'è solo quello finisce per annoiare. Le canzoni che io scrivo possono essere tristi o allegre, ma avranno sempre tutte un fondo di humor.
Frasi sulle canzoni
DiKaty Perry
Quando si scrivono moltissime canzoni è come se ognuna fosse una figlia: non puoi sceglierne una preferita.