Si è realizzato il mio sogno di sempre. Mi sono sempre detto che quando avrei smesso di disegnare capi per l'Alta Moda avrei voluto disegnare costumi per il balletto. Sono un grande appassionato e quando ho ricevuto l'offerta dall'Opera di Vienna ho avuto una sensazione straordinaria.
Conferendo al nulla un potere semantico che si irradia a distanza fino a significare qualsiasi cosa, la moda risolve a buon prezzo problemi di identità che pongono fine all'angosciante interrogativo: "Chi sono?".
Ho chiesto a me stesso: perchè solo i ricchi possono accedere alla moda esclusiva? Perchè non possono farlo anche l'uomo o la donna della strada? Io potevo cambiare questa regola. E l'ho fatto.
L'ossessione del presente è caratteristica delle persone che vivono e pensano in modo convenzionale, dominati dalla moda. E così non si accorgono che tutto quello che è davvero importante nella nostra vita è uguale, ieri come oggi.
Per una pop-star la presenza fisica conta ma non è un fatto di bello e brutto bensì di presenza sul palcoscenico, di carisma. Ci sono persone che istintivamente si fanno notare, hanno qualcosa di speciale che affascina la gente. Battiato non è certo bello. Eppure ci sono momenti nel palco che è bellissimo. Quella che conta è la personalità. Anche Madonna è una che ha una componente fisica molto importante e non è certo bella. Ma è una che a 50 anni si fa seguire dalle ragazzine, detta moda.
I fidanzati di riserva sono come i vestiti fuori moda. Non ce la fai mai a sbarazzartene per davvero. Li tieni lì, in una piega del cuore, chissà mai che. Prima o poi potrebbero tornare di moda. E infatti. In questi casi li puoi rispolverare. Tirar fuori dalla naftalina. Però non devi illuderti. Li puoi rimettere addosso per una sera soltanto. Anche tutta una notte se hai freddo. E basterà. Basterà anche per consolarti ma anche per accorgerti che purtroppo sono tristemente e irrimediabilmente passati di moda.
Una volta la rappresentazione della mascolinità era ben diversa. Nella scultura, nella pittura, gli uomini erano grandi e forti, con grandi pance per ridere di cuore. La loro fisicità era la trasposizione di una solidità interiore. Oggi sulle riviste di moda gli uomini sono tutti anoressici, pallidi, stretti nelle spalle. Sembrano sempre costipati. E quando parlano sembra che squittiscano. È l'esteriorizzazione della loro debolezza. Sono diventati femmine.
C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza. Non aveva nessuna cura per i suoi soldati, né per il teatro o le passeggiate nei boschi, a meno che non si trattasse di sfoggiare i suoi vestiti nuovi.
Un elemento fondamentale che mi ha portato verso la moda è stata la passione, la necessità quasi fisica, di un rapporto diretto con la materia del mio creare.
La moda ha il fascino dell'inizio e della fine insieme, il fascino della novità e nello stesso tempo della caducità.
di riempire il tempo e la coscienza, che la prendono quasi in una corrente dove i movimenti autonomi del nuoto non sembrano neppure più necessari.
Sono scappata dalla moda: dovevo tornare a casa, in famiglia, tra gli affetti... Amo l'Italia, mangiare bene, il nostro espresso del mattino, parlare con la gente.
Le ragazze e i ragazzi hanno una grande voglia di vestirsi, si impegnano nella ricerca di un loro stile personale che non prescinde però dai suggerimenti della moda. Hanno adottato quello che chiamo uno stile individualista, che significa che ciascuno prende dalle proposte di ogni stilista ciò che più gli aggrada, mescolando il tutto. Con una buona dose di creatività individuale. Questa creatività contraddistingue i giovani di ogni età.
Lo stile non ha niente a che fare con la moda. Non bisogna cercare di seguire la moda di stagione. A volte la gente pensa che un look naturale sia per forza più sbrigativo, ma non è così.
Non sono schiavo né della moda, né delle celebrità. Sono nelle condizioni di dire no a chiunque e di potere fare foto che non riguardino solo il vestito o la marca che si pubblicizza. La fotografia usa la moda e viceversa, ma io uso la moda come un ingrediente del mio lavoro. Anche remunerativo, ma non imprescindibile.
Per essere ammessi in tv bisogna appartenere alla nuova specie televisiva creata negli anni berlusconiani, ma che va ancora di moda. La figura del paraculo, sì, scriva pure così, quello che non si schiera mai, che si mimetizza, che fa del qualunquismo una bandiera. [...] Nomi e cognomi, come faccio nello spettacolo. Bonolis che dichiara di non sentirsi né di destra né di sinistra, Fabio Volo che si vanta di essere qualunquista, Simona Ventura che si definisce equidistante, aggiungendo candidamente di aver lavorato a Mediaset inseguita dal pettegolezzo di essere l'amante di Galliani e di averlo lasciato credere. [...] Gene Gnocchi, Fiorello, Fabio Fazio, Baudo stesso. [...] Sono gli eroi dell'opportunismo tv, quelli con la maschera patinata. Lavorano rispettando la condizione di non disturbare, non accorgendosi che l'opportunismo è una forma di corruzione.