[...] quel misero gruppuscolo di nati perdenti con il loro piccolo club segreto in quella località nota come i Barrens, i "brulli", buffo nome per una zona così lussureggiante di vegetazione. A credersi esploratori nella giungla, o genieri della Marina americana a disboscare un atollo nel Pacifico per una pista d'atterraggio tenendo testa ai giapponesi; a immaginarsi costruttori di una diga, cowboy, astronauti in un mondo di giungla; a inventarsi di tutto e tutto si poteva inventare, ma sempre senza dimenticarsi di quello che stavano facendo veramente: si nascondevano dai ragazzi più grandi, si nascondevano a Henry Bowers e Victor Criss e Belch Huggins e tutti gli altri. Che branco di miserevoli erano stati: Stan Uris con quel nasone da ebreo; Bill Denbrough che a parte "Hi-yo, ragazzi" non sapeva dire niente senza balbettare così spaventosamente da farti torcere le budella; Beverly Marsh con i suoi lividi e le sigarette nascoste nella manica arrotolata della camicetta; Ben Hanscom, così grosso da sembrare una versione umana di Moby Dick; e Richie Tozier, con quei fondi di bottiglia che aveva per occhiali e i suoi voti da primo della classe e la sua lingua saggia e quella faccia che sembrava supplicare di essere squinternata e ricomposta in forme nuove ed eccitanti. C'era una parola per definirli? Oh sì. C'è sempre una parola. Nel loro caso era impiastri.
Quello che Darwin per delicatezza non ha voluto dire, amici miei, è che se siamo diventati i padroni del mondo non è stato perché siamo i più intelligenti o nemmeno i più crudeli, ma perché siamo sempre stati i più pazzi e sanguinari figli di puttana della giungla.
Si contano da milleduecento a millecinquecento specie di tèrmiti. Le più conosciute sono il Termes Bellicosus, che edifica imponenti monticelli, il Nemorosus, il Lucifugus, che ha fatto un'apparizione in Europa, l' Incertus, il Vulgaris, il Coptotermes, il Bornensise il Mangensis, che hanno dei soldati a siringa, il Rhinotermes, il Termes Planus, il Tenuis, il Malayanus, il Viator, una delle pochissime tèrmiti che vivono qualche volta allo scoperto e traversano le giungle, in lunghe file, con i soldati che inquadrano gli operai-facchini, il Termes Longipes, il Foraminifer, il Sulphureus, il Gestroi, che attacca di proposito gli alberi vivi e i cui guerrieri sono feroci, il Termes Carbonarius, i cui soldati ritmano in una maniera particolarissima il martellamento misterioso sul quale ritorneremo, il Termes Latericus, il Dives, il Gilvus, l' Azarelllii, il Transluces, lo Speciosus, il Comis, il Laticornis, il Bervicornis, il Regulapennis, l' Atripennis, l' Ovipennis, il Regularis, l' Inanis, il Latifrons, il Filicornis, il Sordidus che abitano nell'isola di Borneo, il Laborator della Malacca, il Capritermes, le cui mandibole, fatte a corna di caprone, scattano come molle e proiettano l'insetto a venti o trenta centimetri di distanza, il Termopsis, il Calotermes, che sono le più arretrate; e centinaia d'altre la cui enumerazione sarebbe fastidiosa.
Se saltano le regole e le garanzie, se a esse si sostituisce la legge della giungla, prima o poi chiunque è a rischio, prima o poi lintero paese va alla deriva.
Orgoglio missionario: Ci ho messo tutta la vita | ma ora | cento negri al giorno | d'acqua lustrale aspergo. | Tutt'intorno, | nella giungla convertita, | risuona il tam tam... | tum ergo.
Dentro a una giungla sopra a un tetto di Parigi | mentre ammiravo le tue ali di farfalla | abbiamo immaginato di essere felici | come due bimbi proprietari di una stella.
Da questo momento non sono più una politica, ho già dato troppo senza ricevere nulla. Magari mi darò all'ippica ma non alla politica. L'ambiente della politica è una giungla dove i nemici veri sono quelli che hai in casa.
[26 maggio 2014, dopo i deludenti risultati delle elezioni europee]
Quando la sera raffredda il giallo fiume,
E l'ombra incede sui sentieri della giungla,
Il palazzo di Zimbabwe si accende d'un bagliore accecante
Per un grande re che ha paura di sognare.
Si dice che a Ulthar, oltre il fiume Skai, non si possono uccidere i gatti, e mentre guardo la bestiola accoccolata a far le fusa davanti al caminetto, non ho nessun motivo per dubitarne. Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l'uomo non può vedere. È lo spirito dell'antico Egitto, depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir. È parente dei signori della giungla, erede dell'Africa oscura e feroce. La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato.
Noi, i geofagi... - ex italiani, americani, britannici, tedeschi, russi, giapponesi ecc. Un solo popolo, nessuna patria. Il puro divorarsi delle giungle e dei fondi marini. Morire d'indigestione della polpetta Terra non è un glorioso morire.
Frasi sul Giappone e sui giapponesiFrasi sulla giungla
Oh, lei ha bellezza, fascino, denaro! Perché lei possiede molto denaro, vero? Se non ne avesse, dovremmo lasciarci. Da quando lho vista, signora, ho invano cercato di stare lontano da lei, ma qualcosa in me echeggiava ininterrottamente, come un tam tam nella giungla. Cè qualcosa che vorrei chiederle, signora: mi può lavare un paio di calzini?
Senza cultura e la relativa libertà che ne deriva, la società, anche se fosse perfetta, sarebbe una giungla. Ecco perché ogni autentica creazione è in realtà un regalo per il futuro.