Anche se ampi territori d'Europa e molti antichi e famosi stati sono caduti o stanno per cadere nelle grinfie della Gestapo e sotto le odiose norme dell'apparato nazista, noi non demorderemo né verremo meno. Noi procederemo fino alla fine. Noi combatteremo in Francia, noi combatteremo sui mari e sugli oceani, noi combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell'aria. Noi difenderemo la nostra Isola, a qualunque costo. Noi combatteremo sulle spiagge, noi combatteremo nei luoghi di sbarco, noi combatteremo sui campi e sulle strade, noi combatteremo sulle colline; noi non ci arrenderemo mai.
[dal Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico, dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque]
Non siamo un popolo giovane con un passato innocente e una piccola eredità. Ci siamo accaparrati [...] una quota assolutamente sproporzionata dei beni e dei traffici mondiali. Abbiamo tutti i territori che vogliamo, e la nostra pretesa di essere lasciati in pace a godere di possedimenti vasti e splendidi, acquisiti principalmente con la violenza, mantenuti in gran parte con la forza, in molti casi sembra agli altri più irragionevole che a noi. (da un discorso al parlamento, prima della prima guerra mondiale)
Ogni buon matrimonio è territorio segreto, uno spazio necessariamente bianco sulla mappa della società. Ciò che gli altri non sanno della tua relazione coniugale, la rende tua.
Come può la nostra anima aiutarci, se, mentre ci porta l'infinito, analizziamo territori limitati di noi stessi, chiedendoci come andrà a finire? L'infinito non finisce, solo il nostro Io riporta tutto alla banalità.
Ho sempre considerato la mitologia della Padania un'invenzione politica o ideologica. Ma quello che sta accadendo nel settentrione non mi pare sia spiegabile solo con l'epopea del territorio: ci sono processi profondi, sociali e culturali, che meritano di essere indagati.
Murat ha tentato di riconquistare con duecentocinquanta uomini quel territorio che non era riuscito a tenere quando ne aveva a disposizione ottantamila.
Il papa è il capo dei cristiani [...] Egli si dice successore di uno dei primi cristiani, chiamato san Pietro, e la sua è certo una ricca successione, perché ha immensi tesori e un vasto territorio sotto il suo dominio.
È proprio della natura di una repubblica avere un piccolo territorio; altrimenti essa non può sussistere.
Frasi sul territorio
DiMontesquieu
L'idea più stravagante che possa nascere nella testa di un uomo politico è quella di credere che sia sufficiente per un popolo entrare a mano armata nel territorio di un popolo straniero per fargli adottare le sue leggi e la sua costituzione.
[A proposito della "strage di Erba" del quale venne ingiustamente accusato, inizialmente Azuz Marzuk, il marito di nazionalità tunisina di una delle vittime] La spaventosa mattanza cui ha dato luogo a Erba un delinquente spacciatore marocchino ci prospetta quello che sarà, molte altre volte, uno scenario a cui dobbiamo abituarci. Al di là dell'effetto indulto, che qui come in altri casi dà la libertà a chi certo non la merita, vi è e resta in tutta la sua spaventosa pericolosità una situazione determinata da modi di agire e di reagire spazialmente lontani dalla nostra cultura e della nostra civiltà. Quel che è successo a Erba può succedere, in ogni momento, dovunque personaggi non integrati semplicemente perché non integrabili, hanno trovato nel nostro territorio e, purtroppo, anche in Padania facile accoglienza, ottusa tolleranza, favoritismi politico-sociali d'ogni genere. È ora di finirla.
Mi sento un Cristoforo Colombo della musica, mi piace sperimentare, arrivare tra i primi a quella terra musicale che nessuno ha ancora toccato. Mi piace essere il viandante solitario che esplora altri territori.
Quando una nazione ricca installa una discarica di rifiuti chimici o nucleari in un paese povero sta saccheggiando il futuro di quell'agglomerato umano, perché se i rifiuti sono, come dicono, "inoffensivi", per quale ragione non hanno installato la discarica sul proprio territorio?
Il volto umano non mente mai: è l'unica cartina che segna tutti i territori in cui abbiamo vissuto.
Frasi sul territorio
DiLuis Sepulveda
Non mi è più possibile esercitare da alcuni mesi. Quello che mi inquieta di più, in questo momento storico, è l'attività di delegittimazione, di ostacolo e di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti coloro che hanno cercato, in questi mesi, in queste settimane e in questi anni di accertare i fatti. Da ultimo, quello che è accaduto ai magistrati di Salerno che sono stati o sospesi o esiliati in altre parti del territorio nazionale.
Il mio fine è solo la ricerca della giustizia.
Questa Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale di una generazione che ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta spesso a portare i propri talenti lontano dall'Italia. Dovremo farci carico dell'umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore, ed è un impegno che fin dal primo giorno affidiamo alla responsabilità della politica e del Parlamento. Dovremo stare accanto a chi è caduto senza trovare la forza o l'aiuto per rialzarsi, ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante, come ha autorevolmente denunziato la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l'ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato, ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l'economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorno gli effetti della scarsa cura del nostro territorio.
Mai come oggi il cuore della politica è lEuropa: chi è cittadino di uno Stato membro è anche un cittadino dellUnione europea. Egli ricava dal diritto europeo anche diritti civili, politici, economici e sociali: le decisioni prese a Bruxelles o a Strasburgo hanno effetti a cascata sul territorio, spesso ce ne dimentichiamo.
Lo scopo della politica è lessere al servizio dei cittadini, dando risposte concrete ai loro bisogni. Oggi dobbiamo recuperare autorevolezza e fiducia aumentando la capacità dascolto degli associati per ricercare insieme soluzioni innovative, realistiche, percorribili, dallaltro facendo rete territoriale per svolgere unazione propulsiva verso il bene comune, verso il conseguimento di un fine che valga la pena per tutti.
È notorio che già Darwin aveva formulato la domanda riguardo al valore della lotta per la conservazione della specie e che aveva anche trovato una risposta convincente: per la specie, per il suo futuro, è sempre vantaggioso che il più forte dei due rivali conquisti un territorio e la femmina ambita.
La fine del ventesimo secolo ha visto scomparire il colonialismo, mentre si ricomponeva un nuovo impero coloniale. Nel territorio degli Stati Uniti non c'è nessuna base militare straniera, mentre ci sono basi militari statunitensi in tutto il mondo.
Le biciclette permettono di spostarsi più velocemente senza assorbire quantità significative di spazio, energia o tempo scarseggianti. Si può impiegare meno tempo a chilometro e tuttavia percorrere più chilometri ogni anno. Si possono godere i vantaggi delle conquiste tecnologiche senza porre indebite ipoteche sopra gli orari, l'energia e lo spazio altrui. Si diventa padroni dei propri movimenti senza impedire quelli dei propri simili. Si tratta d'uno strumento che crea soltanto domande che è in grado di soddisfare. Ogni incremento di velocità dei veicoli a motore determina nuove esigenze di spazio e di tempo: l'uso della bicicletta ha invece in sé i propri limiti. Essa permette alla gente di creare un nuovo rapporto tra il proprio spazio e il proprio tempo, tra il proprio territorio e le pulsazioni del proprio essere, senza distruggere l'equilibrio ereditario.
Vi sono momenti di splendore nella vita di un agente segreto. Indagini, ad esempio, nel corso delle quali deve recitare la parte del milionario, occasioni che gli offrono la possibilità di godersi una vita piacevole, cancellando dalla memoria il ricordo del pericolo e l'ombra della morte; e tempi in cui, come quello presente, egli è semplicemente un ospite nel territorio di un Servizio segreto alleato.
Nel mio lavoro ora ho la sensazione rassicurante che io sono per così dire sul mio terreno e territorio e quasi certamente non competo in una gara ansiosa in cui non mi trovo improvvisamente a immergermi nella letteratura che qualcun altro aveva fatto molto tempo fa. È davvero a questo punto che il piacere della ricerca ha inizio, quando si è, per così dire, solo con la natura e non ci si deve più preoccupare delle opinioni umane, opinioni o esigenze. Per dirla in un modo che è più dotto che chiaro: l'aspetto filologico si ritira e solo quello filosofico rimane.
L'Arte, lo sappiamo, è sempre uguale a sé stessa. Sta là, diversa dalla Vita, anzi il suo contrario, a ricordarci della Vita, e, talvolta, addirittura a restituircela. Il fatto è che noi, figli dello storicismo, noi invece siamo cambiati. Cambiati per sempre.
[Il territorio nazionale, 1978]
Un parco naturale, signor presidente, è, prima che una forma di gestione del territorio a scopi conservatori, una grande occasione di turismo, di quello vero, di quello cioè che visita un parco rispettandone i valori e rinunciando a pretenderne il sacrificio con ragnatele di impianti e strade con costruzioni cementizie.
[Tutela del paesaggio in Trentino, 1973]
La natura e la storia, in Italia, sono così tanto apparentate fra di loro che sarebbe impossibile separarle. Il territorio nella sua configurazione naturale è praticamente inesistente; nel tempo, in tutto il paese, la natura è stata rimodellata o quanto meno segnata dal lavoro dell'uomo. [...] Questa fusione della natura e dell'intervento umano è evidente in tutta la sua bellezza, varietà e coerenza; ma il miracolo di questo equilibrio si è manifestato come tale solo al momento in cui è iniziata la sua distruzione prima sporadica e poi sistematica.
[Fragilità del territorio italiano, 1972]
Qualcuno ci critica per questi "particolari", i "lussi" non strettamente necessari alla sopravvivenza dei pazienti: le pareti affrescate nelle corsie pediatriche, la cura maniacale della pulizia, dei pavimenti lucidi, dei servizi igienici in cui si sente l'odore dei detersivi. Dicono che c'è sproporzione rispetto al livello del paese, alle devastazioni della guerra che segnano il territorio appena fuori il muro di cinta dell'ospedale. Ma perché? Costa poco di più mettere nel giardino bougainville, gerani e rose. E altalene. Costa poco e aiuta a guarire meglio. Sono sicuro che i nostri sostenitori, quelli che sottraggono cinquanta euro alla pensione, o che consegnano agli amici, come lista di nozze, il nostro numero di conto corrente postale, sono d'accordo con questa scelta.
Non ci sono cucine propriamente regionali. Piuttosto, cucine territoriali. C'è un campanilismo che ha costruito - e anche rovinato - l'Italia: i sapori cambiano perfino da un casolare all'altro.