Se io viaggiai in terza classe per molti anni non lo facevo per gusto di povertà. Lo facevo perché convinto che era pericoloso prendere l'abitudine della prima classe e del lusso.
Dall'altra parte c'era stato il silenzio di chi non vuole concedere al mondo il lusso delle sue lacrime. O che non ne ha più da versare.
Frasi sul lusso
DiGiorgio Faletti
Noi amiamo l'arte, ma riteniamo che essa non vada sottratta al contesto sociale in cui si è manifestata. Crediamo non abbia senso restaurare e conservare un centro storico, trasformandolo da agglomerato naturale di vita collettiva in residenza di lusso per esteti e maniaci dell'antico. Il nostro atteggiamento al riguardo si ispira, d'altra parte, oltre che a motivi sociali, a criteri storici: soltanto in Italia, infatti, si è verificata la convivenza armonica della pienezza dell'arte (pensiamo, ad esempio, al caso di Michelangelo) con la pienezza della vita: cioè con il suo contrario: perché l'arte è una cosa, la vita un'altra.
[Nascita e storia di Italia Nostra]
Qualcuno ci critica per questi "particolari", i "lussi" non strettamente necessari alla sopravvivenza dei pazienti: le pareti affrescate nelle corsie pediatriche, la cura maniacale della pulizia, dei pavimenti lucidi, dei servizi igienici in cui si sente l'odore dei detersivi. Dicono che c'è sproporzione rispetto al livello del paese, alle devastazioni della guerra che segnano il territorio appena fuori il muro di cinta dell'ospedale. Ma perché? Costa poco di più mettere nel giardino bougainville, gerani e rose. E altalene. Costa poco e aiuta a guarire meglio. Sono sicuro che i nostri sostenitori, quelli che sottraggono cinquanta euro alla pensione, o che consegnano agli amici, come lista di nozze, il nostro numero di conto corrente postale, sono d'accordo con questa scelta.
San Francesco, nella scarna e povera semplicità della sua vita, si aggrappò a un unico cencio della vita del lusso: le maniere di corte. Ma mentre a corte c'è un solo re e una folla di cortigiani, nella sua storia c'era un solo cortigiano attorniato da centinaia di re.
Non sono un materialista, non mi interessa possedere cose. Non mi piacciono le auto e odio le cose che possono essere sfruttate. Vivo una vita semplice. I soli lussi della mia vita sono i viaggi e il cibo.
La nostra razza non iniziò affatto con il gusto dell'agio e degli affari. Fu una razza morale, coraggiosa, guerriera, gelosa della libertà e dell'onore, amante della natura, capace di dedizione, preferendo molte cose alla vita. Il commercio, l'industria sono stati esercitati per la prima volta su grande scala da popoli semitici, o che almeno parlavano una lingua semitica, i Fenici. Nel Medio Evo, anche gli Arabi e gli Ebrei furono tra i nostri maestri in fatto di commercio. Tutto il lusso europeo, dall'Antichità fino al XVII secolo, è arrivato dall'Oriente. Dico il lusso e non l'arte; c'è l'infinito tra uno e l'altra. (dal discorso Che cos'è una nazione?)
Per l'aumentato benessere medio l'uomo e la donna si vanno orientando verso una morfologia utilitaria. Nelle classi giovani circolano già i modelli che verranno prodotti in larga serie nel futuro; uomini agili, sicuri, di buon affidamento e di basso consumo; donne di media statura, di facile manutenzione e dalle prestazioni standard. Lievi differenze nelle rifiniture. La natura fa ancora pochi esemplari di uomini e donne lusso, destinati allo spettacolo e al consumo collettivo d'informazione, alla pubblicità, ai rotocalchi.
Una volta sono stato in Uganda per vedere i gorilla da vicino. Abbiamo dormito in un villaggio e ho visto questi bambini, senza scarpe, senza nulla. Ho pensato: lavoro per la moda, sono circondato dal lusso e qui non hanno nemmeno matite e libri per la scuola; devo fare qualcosa. Non è una scelta, è un modo per ridare indietro tutto quello che la vita mi regala.
Amo il lusso. Esso non giace nella ricchezza e nel fasto ma nell'assenza della volgarità. La volgarità è la più brutta parola della nostra lingua. Rimango in gioco per combatterla.
Il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d'una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà.
Oggi non parlerei più di alta cucina, ma di cucina d'autore. La cucina d'autore punta sulla creatività e sulla qualità delle materie prime. Per molti versi è un lusso in termini di conto, sì. Ma personalmente non condivido la visione di chi la pensa così. Non grido allo scandalo davanti al prezzo elevato di una cena che sappia davvero soddisfarmi. Soprattutto se poi spendo l'equivalente in un paio di scarpe.
C'era una volta... Un re! diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.
Mi trovavo a Buenos Aires per lavoro. Era la prima volta che andavo in Argentina. Per farmi un'idea della città avevo pensato che sarebbe stato meglio stare in una zona con un po' di vita e così avevo espresso il desiderio di pernottare in un albergo di lusso che dava sulla calle Florida, una strada piena zeppa di negozi.
Tuttavia la guida-interprete di origini giapponesi che mi ricevette in aeroporto mi disse, che c'era stata una sovrapposizione di prenotazioni e che l'albergo che desideravo era completo. Per la prima notte, dunque, avrei dovuto dormire altrove. Stanca per il viaggio, proprio non me l'ero sentita di lamentarmi e così risposi che avrei accettato qualsiasi altra sistemazione, purché della stessa categoria. Tutto sommato, la sera della pria notte avrei dormito e basta.
Da sempre prigionieri siamo della gloria, del lusso e dell'astuto amore delle donne. Io ho vissuto a lungo e tra molti piaceri, ma la vera felicità l'ho conosciuta solo dopo che Dio m'ha condotto al monastero.