Una rappresentazione grafica dei dati astratti dalle banche dati di ogni computer nel sistema umano. Complessità impensabile. Linee di luce variate nel nonspazio della mente, grappoli e costellazioni di dati. Come le luci della città che svaniscono.
Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti. Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l'emissione del denaro, dapprima attraverso l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno alle banche priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato.
Un sorcino ora è il presidente di una banca, un altro è un alto magistrato di Milano. Un medico mi ha visitato e, dopo che mi ero rivestito, si è rivelato: "Finalmente sono riuscito a toccarti". Mi vogliono bene anche ora che sono cambiato, da quando nel 91 a Sanremo ho deciso che i lustrini mi stavano stretti.
Noi siamo fra quelli che credono che il destino delineato in questi ultimi dieci anni non corrisponda alla vocazione di Milano, la quale rimane pur sempre l'unica metropoli internazionale d'Italia. Crediamo che la città non debba solo continuare senza criteri una edificazione che non porta né al bello né all'utile ma solo a consolidare le garanzie in banca d'un gruppo di immobiliaristi che il mercato libero avrebbe destinato al fallimento. Crediamo che la città debba crescere e la vorremmo cosmopolita.
[Corriere della Sera, 12 novembre 2010]
La democrazia ha bisogno della dissoluzione del potere privato. Finché esiste il potere privato nel sistema economico è una barzelletta parlare di democrazia. Non si può nemmeno parlare di democrazia, se non c'è un controllo democratico dell'industria, del commercio, delle banche, di tutto.
Quando oggi qualcuno mi chiede come mi sono venute tutte quelle idee innovative... io rispondo che abbiamo guardato come funzionano le altre banche e abbiamo fatto il contrario.
Berlusconi aveva detto che il voto degli italiani allestero non aveva senso perché gli italiani allestero non pagano le tasse. Togliamo il voto agli evasori, visto che non pagano le tasse? Togliamo il voto ai barboni e ai poveri? Gli italiani allestero non pagano le tasse ma creano un indotto a favore dellItalia di 200 mila miliardi di lire. 60 milioni di cittadini di origine italiana mangiano prodotti italiani, io ho fatto unassociazione di imprenditori italiani nel mondo con una banca dati di 15 mila aderenti. Il direttivo è fatto da 32 persone che fatturano otto miliardi di euro. Sono un impero economico.
Si legge quasi ovunque [...] che "il capitalismo non c'entra niente" con crac e banche chiuse e manager felloni. Che siano stati dunque il comunismo o il socialismo o il pensiero greco o il giusnaturalismo, in forme subdole, a spingere metà del mondo a indebitarsi fino al midollo? [...] Nelle ingenuissime, strenue difese delle virtù del liberismo, che di suo sarebbe buono e benefico, ed è stato deviato dalle intenzioni malvagie di poche cricche di mascalzoni (per altro in genere impuniti e ben liquidati), pare di risentire pari pari la patetica difesa che alcuni comunisti fecero del comunismo, in sostanza un'ottima idea applicata però maluccio o malissimo da despoti asiatici o burocrazie ottuse. Allo stesso modo il liberismo degli ultimi vent'anni viene considerato un'idea così brillante, così gagliarda, che non gli si imputa neanche ciò che proprio lui e solo lui può avere innescato, un capitalismo senza più alcun rapporto con la ricchezza prodotta dal lavoro, senza misura e senza controlli, senza etica e senza freni.
L'attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto.
Le banche correttamente insediate e condotte sono molto utili per gli affari del paese, e senza dubbio continueranno ad esistere negli Stati Uniti purché conformi alle loro leggi e purché risultino sempre sicure e vantaggiose.
Quali obiettivi abbiamo avuto e abbiamo nella nostra azione verso l'Unione europea? Nella primissima fase abbiamo avuto l'obiettivo di mostrare, con le azioni che svolgevamo all'interno del Paese, di non aver bisogno della protezione un po' paralizzante altrui. E posso rivelare che in quella fase eravamo molto sottoposti a paterni, qualche volta materni, consigli: ma perché non fate domanda di appoggio o di finanziamento da parte del Fondo "salva Stati" o del Fondo monetario internazionale? Questa situazione l'ha vissuta per primo il mio predecessore, il Presidente Berlusconi, nelle giornate del G20 di Cannes, a fine ottobre, primi di novembre, ma poi anche noi nei primi due-tre mesi abbiamo avuto questo tipo di comunicazione. Abbiamo preferito che il Paese cercasse di fare da sé, non perché sia una cosa necessariamente disdicevole essere assistiti. Abbiamo visto che l'assistenza verso la Spagna è un'assistenza specifica, ossia verso le banche; un'assistenza across the board, generalizzata, invece, perché un Paese non si rimette in piedi da solo con la finanza pubblica, vuol dire la cosiddetta troika, termine russo, ma in salsa europea, ossia avere seduti, quasi come governatori collettivi di un Paese, il Fondo monetario internazionale, la Banca centrale europea e la Commissione europea. Credo che questo Parlamento condivida il sentimento che è del Governo e che è nella tradizione italiana di auspicare sì parziali cessioni delle sovranità nazionali in un contesto europeo, come processo condiviso per esercitare più efficacemente le sovranità nazionali. Altro è dover cedere in modo asimmetrico parte della propria sovranità. Ritengo che gli sforzi che il popolo italiano ha fatto e sta facendo siano duri da accettare, ma ritengo che sarebbero stati più duri da accettare, e maggiore sarebbe stato il senso di alienazione, di frustrazione e di ripulsa verso la costruzione europea, se questi sforzi si fossero dovuti accettare, come ad esempio in Grecia, perché dettati dalla troika.
Non si può chiedere alle banche di allentare la prudenza nellerogare il credito; non è nellinteresse della nostra economia un sistema bancario che metta a rischio lintegrità dei bilanci e la fiducia di coloro che gli affidano i propri risparmi.
L'irrobustimento del capitale anche con gli strumenti messi a disposizione dello Stato, è condizione per sostenere la capacità del sistema bancario di fornire credito all'economia.
Frasi sulle banche
DiMario Draghi
La criminalità organizzata calabrese è la più potente. E presenta degli aspetti di laboratorio per le sue capacità collusive intra-istituzionali, politica, finanza, banche.
C'è una nuova forma di criminalità organizzata in Calabria, che non è solo 'ndrangheta, che tende alla gestione dei fondi pubblici, di quelli che sono arrivati, che stanno arrivando e che arriveranno. Questo è lo snodo fondamentale, perché è lì che si radicano, si rafforzano e aumentano le collusioni tra istituzioni, politica, affari e sistema bancario.
Frasi sui criminaliFrasi sulla Calabria e i calabresiFrasi sulle banche
DiLuigi De Magistris
Non mi interessa la firma. Se mi piace un completino lo compro anche su una bancarella del mercato.
Caro Babbo Natale, ho tante cose da chiederti. Vorrei che quelli che svaligiano le banche fossero di nuovo riconoscibili, con il collant sulla testa e il passamontagna, e non completo grigio, orologio figo e cravatta a righe. Poi vorrei, caro babbo, che facessi entrare in classifica il libro di Vespa, così si placa e la pianta di andare a presentarlo in ogni trasmissione. Ci manca solo che lo vediamo a bordo campo durante le partite di calcio e nei documentari della National Geographic al posto dei varani.
Oggi va tutto di corsa, e dunque anche la popolarità per un attore - specialmente in televisione - può durare lo spazio di qualche settimana. E anche i suoi guadagni. Col cinema, trent'anni fa, mi feci l'attico e superattico. Con la tv, oggi, devo combattere ogni giorno con le banche.
La banca è qualcosa di diverso da un essere umano. Capita che chiunque faccia parte di una banca non approvi l'operato della banca, oppure la banca fa lo stesso. Vi ripeto che la banca è qualcosa di più di un essere umano. È il mostro. L'hanno fatta degli uomini, questo sì, ma gli uomini non la possono tenere sotto controllo.
Per tutta la vita ho desiderato essere un rapinatore di banche, portare una pistola e indossare una maschera. Ora che è successo credo proprio di essere il miglior rapinatore che le banche abbiano mai conosciuto. E ne sono felice.
Le banche hanno provocato più danni alla religione, alla moralità, alla tranquillità, alla prosperità e anche alla ricchezza della nazione rispetto al bene che possono aver fatto finora o che mai faranno.
Strada facendo, zio Vernon si lamentava con zia Petunia. A lui piaceva lamentarsi di tutto: i colleghi di lavoro, Harry, il consiglio, Harry, la banca, Harry, erano solo alcuni dei suoi argomenti preferiti.