Oggi, il modo con cui guadagniamo i mezzi per vivere, i valori della professionalità, la valutazione che la società dà alle virtù e ai successi, i legami intimi e i diritti acquisiti, tutto questo è fragile, provvisorio e soggetto alla revoca. E nessuno sa quando e da dove arriverà il colpo fatale. Mentre i nostri antenati sapevano bene che occorreva avere paura di lupi affamati o dei banditi sui cigli delle strade. Non è quindi l'astrazione a rendere i pericoli apparenza più gravi, ma la difficoltà di collocarli, e quindi di evitarli e di controbatterli.
Frasi sulle apparenze
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Forse lei sul mio conto immagina cose inesatte. Il mio difetto principale è che in apparenza non agisco mai sempre come dovrei.#Frasi sulle apparenze
Risulta impossibile muoversi, vivere, operare a qualsiasi livello, senza lasciare tracce, frammenti apparentemente insignificanti di informazioni personali.#Frasi sulle apparenze
La presa ferma, apparentemente brutale, fa parte dell'immagine della salvezza.#Frasi sulla salvezza#Frasi sulle apparenze
Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto, | Nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del mondo. | Nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile; | L'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato | confonderti il cervello.
C'è una sola cosa al mondo che non inganna mai: le apparenze.#Frasi sulle apparenze
La felicità sta alla gioia come una lampada elettrica sta al sole. La felicità ha sempre un oggetto, si è felici di qualcosa, è un sentimento la cui esistenza dipende dall'esterno. La gioia invece non ha oggetto. Ti possiede senza alcuna ragione apparente, nel suo essere somiglia al sole, brucia grazie alla combustione del suo stesso cuore.#Frasi sulla gioia#Frasi sulle apparenze
Non dipingo: utilizzo oggetti che hanno l'apparenza di quadri, perché il caso ha fatto sì che questa forma espressiva convenisse meglio ai miei sensi.
Non affidarti troppo al colore, all'apparenza delle cose.#Frasi sul colore#Frasi sulle apparenze
I non siciliani faticano a capire cosa vuol dire crescere a contatto con la mafia. La gente ha l'idea del mafioso tipo Totò Riina. Invece i mafiosi erano anche Stefano Bontate: parlava francese, inglese e se l'avessimo incontrato sarebbe stato gentilissimo, un signore. Negli anni '70, a Palermo sugli omicidi di mafia si diceva: finché si scannano tra loro, non ci interessa. Se invece toccava a uno che in apparenza non c'entrava niente, la scusa era: l'hanno ammazzato per questioni di donne. Era un modo per campare, per non prendere coscienza.