Dico sempre a chi sta andando in America per la prima volta, "qualunque cosa tu faccia, vai a vedere un film tradizionale e popolare che abbia un grande pubblico". Perché lì le persone gridano. È una cosa che non si può ottenere in Gran Bretagna: tutti sono così tranquilli, spaventati di ridere. È come essere in chiesa.
Il bello del tango è che in Argentina tutti i musicisti classici lo suonano. Non è come in America dove la classica e il jazz sono mondi separati. Io ogni tanto ho bisogno di tornare laggiù a suonarlo con i miei amici.
Sono orgogliosa di essere nata in Sudafrica, di aver guardato negli occhi e stretto la mano a Mandela. Così come mi sento partecipe di questa America guidata da Obama, un uomo al quale va la mia fiducia.
Tutto ciò che avviene in America è opera del diavolo. Hanno messo al bando il punk perché stava provocando qualcosa e poi si sono inventati un uomo il cui unico scopo è solo quello di rendere i giovani ciechi alla verità. Il suo nome è John Travolta.
La gente in America non si sente oppressa perché ha molte cose materiali. Ha un lavoro, da mangiare, soldi. E sono proprio queste le cose che la opprimono!
Frasi sull'America
DiBob Marley
Non vi è nulla di sbagliato in America che non possa essere curato con ciò che c'è di giusto in America.
Il momento americano non è passato. Respingo quei cinici che dicono che questo nuovo secolo non possa essere un altro in cui, con le parole di Franklin Roosevelt, guideremo il mondo nella battaglia contro il male e nella promozione del bene. Io credo ancora che l'America sia l'ultima e migliore speranza sulla terra.
In America ci sono molti collezionisti che amano il mio lavoro e che non pensano solo all'investimento, come oggi purtroppo avviene un po' dappertutto.
Il sogno di andare in America era già dentro di me quando, verso la fine della guerra, aspettavamo che passasse la Quinta Armata americana. Il desiderio di andare negli Stati Uniti era soprattutto motivato dalla grande curiosità di conoscere da vicino gli artisti americani, dopo che avevo visto alcune opere straordinarie portate in Italia da Peggy Guggenheim, e altre alle Biennali di Venezia e di Parigi.
Quel che c'è di veramente grande in questo paese è che l'America ha dato il via al costume per cui il consumatore più ricco compra essenzialmente le stesse cose del più povero. Mentre guardi alla televisione la pubblicità della Coca Cola, sai che anche il Presidente beve Coca Cola, Liz Taylor beve Coca Cola, e anche tu puoi berla.
Le opinioni che si stabiliscono in America sotto l'impero della libertà di stampa sono spesso più tenaci di quelle che si formano altrove sotto il regime della censura.
Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa... e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte... magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni... alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare... e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov'era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l'America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l'aveva fatta lui, l'America.