Lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco e non ce la fai più. E d'un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno - uno sguardo umano - ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice.
Il fado non è né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte, l'occhiata di disprezzo del Portogallo a quel Dio cui ha creduto e che poi l'ha abbandonato: nel fado gli dei ritornano, legittimi e lontani.
Parliamone. Come di un capriccio. | Senza il buonsenso che la notte | per stanchezza prelude. O la felicità | per albe che non mutano il mutabile. | L'importante è parlarene | come di tutte le cose | di cui sarebbe meglio tacere.
[da Parliamone, in Immagine e somiglianza]