[A Francesco Torti] Non posso saziarmi di leggere e rileggere il primo articolo delle vostre Aristoteliche Osservazioni [Sulla Basvilliana]. Sto quasi sul punto, di progettarvi il cambio delle nostre fatiche, pigliandomi io la gloria delle Osservazioni, e voi quella della Cantica. Non vi adulo: non si può scrivere ne con più forza, né con più precisione, né con più senno. Quanti l'han letta (e son molti, perché vi so dire che qui v'ha molti che vi stimano) tanti ne sono rimasti incantati . Perloché sollecitate il vostro lavoro, che essendo in compagnia noi voleremo ambedue più allegri e più sicuri nella carriera della gloria.
[da una lettera a Francesco Torti]
Le parole si tendono si lacerano e talora si spezzano sotto il peso, sotto la tensione incespicano scivolano muoiono imputridiscono per imprecisione non vogliono stare al loro posto non vogliono restare ferme.
Adesso, ogni volta che ci passo con qualche amico, indico il punto preciso della piazza e dico: "Vedi, qua sono morto". Che bello poterlo dire. È la magia del cinema.
Mi sembra esagerato definirmi gelido, o come un computer. Sono solo un uomo preciso, controllato, che fa un mestiere preciso e pericoloso, un mestiere che non consente errori.
Frasi sulla precisione
DiNiki Lauda
Una filosofia ne supera un'altra solo quando definisce con maggior precisione lo stesso mistero insolubile.
Dopo aver guardato un temporale, alla domanda "quante gocce di pioggia hai visto?" la risposta più adatta è "molte": non che il numero preciso non esista, ma non lo si può conoscere.
Mi piace aprire zone che certi attori pensavano fossero loro precluse: la conoscenza dei meccanismi drammaturgici è importante per un interprete perché se hai una mappa precisa non ti butti avventurosamente in una piscina.
In passato è stato particolarmente eccitante seguire un corso di probabilità e statistica: benché piuttosto brutto, mi insegnò che si potevano fare affermazioni precise e utili su un mondo incerto.
Il lavoro estraniato sconvolge la situazione in ciò: che l'Uomo, precisamente in quanto è un ente consapevole, fa della sua attività vitale, della sua essenza, solo un mezzo per la sua esistenza.
Quando allenavo il Barça, ricordo che con Koeman o con Stoichkov giocavamo a non mettere dentro la palla, troppo facile, ma a colpire la traversa o uno dei pali, proprio per aumentare la precisione del tiro.
Per intendere la Verità bisogna avere una mente molto precisa e chiara; non una mente astuta, bensì capace di vedere senza distorsioni, una mente innocente e aperta.
Ciò che caratterizza un soggetto normale, è precisamente il fatto di non prendere mai del tutto sul serio un certo numero di realtà di cui riconosce l'esistenza.