Per me, il terrore il vero terrore, ben diverso da tutti i demoni e gli orchi che avrebbero potuto vivere nella mia mente cominciò un pomeriggio di ottobre del 1957. Avevo appena compiuto dieci anni.
E, come era giusto che fosse, mi trovavo al cinema: lo Stratford Theater, nel centro di Stratford, Connecticut.
Il film che davano quel giorno era ed è uno dei miei preferiti di ogni tempo, e anche il fatto che proprio quel film invece che un western con Randolph Scott o un film di guerra con John Wayne fosse in programmazione era certamente appropriato.
Si può uccidere il male seppellendolo di risate. Il male può esistere solo quando è capace di creare un senso di angoscia e di terrore incontrollabile.
Il terrore è uno shock, un istante di totale accecamento. Il terrore è privo di una qualsiasi traccia di bellezza. Noi non vediamo che la luce violenta dell'avvenimento sconosciuto che ci aspettiamo. La tristezza presuppone invece che si sappia. Tomas e Tereza sapevano quello che li aspettava. La luce del terrore si era velata e il mondo era visto in una luminosità azzurrina e tenera che rendeva le cose più belle di quanto non fossero prima.
Col terrore non si ottiene nulla da nessun animale qualunque sia il suo grado di sviluppo. L'ho sempre affermato, lo affermo e lo affermerò sempre. È inutile credere di poter fare qualcosa con il terrore.
Quello che identifichiamo come la nostra sensibilità è solo la più alta evoluzione del terrore di un agnello al suo sacrificio. Soffriamo per nulla. Il nostro desiderio di morte è la nostra sola vera tragedia.
Ero bambino alla fine degli anni Quaranta, anni in cui l'educazione cattolica era fondata sul terrore: della minaccia comunista e della morte. Non ricordo momenti di esaltazione del credente, ma solo una richiesta di martirio. Il messaggio che arrivava a noi bambini era questo: il comunismo avrebbe scristianizzato il mondo e l'unica salvezza sarebbe stata trasformarsi in martiri.
I tribunali devono non già abolire il terrore una simile promessa sarebbe illusoria, bensì, all'opposto, sancire il terrore in linea di principio, in modo chiaro e netto, senza ipocrisie e senza orpelli. Bisogna che le formulazioni del principio del terrore siano il più possibile ampie, giacché soltanto la legalità e la coscienza rivoluzionarie fisseranno le condizioni in maniera più o meno ampia, della sua applicazione.
Il terrore assume tutte le forme, ma la peggiore è la compassione. Quando si ama una persona e al tempo stesso si prova compassione per lei, si può essere indotti alle cose più brutali.
Ho paura della paura; paura degli spasmi del mio spirito che delira, paura di questa orribile sensazione di incomprensibile terrore. Ho paura delle pareti, dei mobili, degli oggetti familiari che si animano di una specie di vita animale. Ho paura soprattutto del disordine del mio pensiero, della ragione che mi sfugge annebbiata, dispersa da un'angoscia misteriosa.
Tutta la storia degli uomini non è che il terrore della secondità.
Frasi sul terrore
DiGiovanni Papini
Loro hanno inventato il regime di terrore delle taglie, S, M, L. Lo sapete che cosa vogliono dire? S vuol dire "sì sì lo so che sono magra"; M vuol dire "mi sta bene tutto" - maledetta, aggiungo io -; L vuol dire "lo so che sono grassa, mi piacciono i ravioli: fatti i cazzi tuoi!".
La definizione di "Guerra al terrorismo" non è accurata. Dovremmo chiamarla: "La lotta contro estremisti ideologizzati che non credono nelle società libere che talvolta usano il terrore come un'arma per cercare di stravolgere le coscienze del mondo libero".
Per strada tante facce | non hanno un bel colore, | qui chi non terrorizza | si ammala di terrore, | c'è chi aspetta la pioggia | per non piangere da solo, | io son d'un altro avviso, | son bombarolo.
Qualunque cosa dica è detta per intrattenere, la vita è come lirica dipende dal tenore. Se io fossi un attore sarei in un film del terrore, sono come una chitarra con il distorsore. Nella scena lascio il tratto come un trattore.
La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé.
Anche l'uomo più sano e più sereno può risolversi per il suicidio, quando l'enormità dei dolori e della sventura che si avanza inevitabile sopraffà il terrore della morte.
1. Il giorno prima dell'interrogazione di storia il professore di biologia ti darà da leggere 200 pagine sulle tenie per il giorno dopo.
2. Se hai un compito in classe in cui puoi usare il libro, ti dimenticherai il libro a casa.
3. Se hai una ricerca da fare a casa, ti dimenticherai dove abiti.
4. Le materie peggiori sono quelle che spuntano dal nulla verso la fine dei quadrimestri.
[Leggi del terrore applicato al liceo]