Le intercettazioni hanno ormai il posto che avevano prima i pentiti. Ma i primi mafiosi stanno al CSM. [Sta scherzando?] Come no? Sono loro che hanno ammazzato Giovanni Falcone negandogli la DNA e prima sottoponendolo a un interrogatorio. Quel giorno lui uscì dal CSM e venne da me piangendo. Voleva andar via. Ero stato io a imporre a Claudio Martelli di prenderlo al Ministero della Giustizia.
Ho conosciuto in Italia anni di maltempo stabile e politico. Per molti di noi, della sinistra rivoluzionaria, la legge premio per i pentiti negli anni ottanta fu un foglio di espatrio. Lasciare i confini perché un'accusa fondata su una dichiarazione, senza uno sputo di prova a tenerla insieme, bastava all'arresto e al bagno penale nelle prigioni speciali, anni senza processo. Così era la spensierata Italia degli anni ottanta, degli scanzonati Arbore televisivi, dei nuovi arricchiti sotto il banco socialista. Per molti di noi furono scavalchi di frontiere, da contrabbandieri. [...] Si stava al largo per non finire nei processi sommari delle leggi di emergenza, ergastoli dati a chi aveva ospitato un latitante, associandolo alla responsabilità dei reati di gruppo. Era maltempo e durò molto.
Non vedi che è un vero affare | non perdere l'occasione | se no poi te ne pentirai. | Non capita tutti i giorni | di avere due consulenti | due impresari, che si fanno in quattro per te!
Da vent'anni, senza pentimenti e ripensamenti, sono la compagna di Pasquale Squitieri: con lui e da lui ho imparato a essere una persona nuova, più capace di quanto non sia mai stata prima, di vivere il mio tempo, più consapevole della realtà, della cultura e della politica. Odiando il divismo, lui mi ha teso una mano per scendere dal mio piedistallo: da diva, mi sono scoperta donna e ho incominciato a riflettere sulla mia identità e sulla condizione femminile in generale.
Immaginiamo che qualcuno, per esperienza propria o perché glielo fanno notare gli altri, riconosca un grave difetto del proprio carattere e se ne rammarichi, proponendosi con fermezza e sincerità di migliorarsi e di liberarsene: ciò nonostante, alla prima occasione, quel difetto avrà di nuovo libero corso. Nuovo pentimento, nuovo proposito, nuova ricaduta.
Pentirsi! Ma perché? Il pentimento è nelle mani di Dio. Sta a lui avvertire rimorso per le mie azioni. Perché mi ha reso il padre di un essere che desidero così ardentemente? Prima che qualcuno condanni il mio crimine, lasciate che accusi il fato. Siamo liberi? Chi può crederlo quando i cieli sono pronti a caderci addosso? Ho aperto le porte del diluvio per non esserne coinvolto. C'è un demone dentro me destinato a vendicare i peccati del mondo. Non c'è fato ora che possa impedirmi di realizzare i miei sogni.
[da Les Cenci]
Poiché il cielo si rallegra più del pentimento di un peccatore che di cento giusti che non hanno mai peccato, cerchiamo di rallegrare il cielo. Saremo ricompensati ad usura.