Guardate, vedete laggiù quel buco nero, dove non si distingue più nulla; io sono in un buco nero come quello, con l'anima e con il corpo. Ah! Sì, quali tenebre! Ma le abito nella pace.
Lascia che il ricordo voli al giorno in cui nascesti, cieco, sordo, muto e nudo, un buco nel vuoto, un'ombra nel buio, nel nulla assoluto, e il caos ti esplode intorno: luci, suoni, sangue, grida sensazioni senza azioni, istinto suicida.
Né tu né io
siamo pronti
a incontraci.
Tu per quello che sai.
L'ho amata tanto!
Segui quella stradina.
Nelle mani
ho i buchi
dei chiodi.
Non vedi come
mi dissanguo?
Non guardare mai indietro.
Vai adagio
e prega con me
San Gaetano
che né tu né io
siamo pronti
ad incontrarci.
Ho un buco nel cuore, io sono quel tipo a cui piacciono le montagne russe in amore, ma fino a quando giocherai con il mio sentimento non ci voglio più salire.
Il nome della mia band, Hole, deriva da una conversazione con mia madre. Le persone pensano sempre che si riferisca a qualcosa di osceno; invece lei mi disse: "Courtney, non puoi andare avanti così, con questo grande buco (hole) di angoscia solo perché hai avuto un'infanzia difficile". Ed io pensai: "Hole! Che nome stupendo!"
Il pericolo mi piaceva molto. Mi faceva fischiare le orecchie e stringere il buco del culo. Si vive una volta sola, giusto? A parte Lazzaro. Povero babbeo, lui è dovuto morire due volte. Ma io ero Nick Belane. Si fa solo un giro, sulla giostra. La vita era degli audaci.
Un Pantheon di grandi uomini del giorno, tutti pieni di segatura dalla testa fino alle suole. Fai loro un buco in qualunque parte e la segatura vien fuori.
E in un momento di allegria, quanto tu possa fare bella mostra del tuo eterno e idiota sogghigno mettendoti in risalto con una risata crepuscolare ti venga un "raschio" in gola talmente potente che a forza di tossire ti si scolli il velopendulo e in caduta libera lungo l'esofago ti vada a tappare nell'ordine: polmoni, bocca dello stomaco e buco del culo. (Alex Drastico)
Me ne vojo annà da sto paese marcio, che cià li bbuchi ar posto der cervello, che vò magnà sull'ossa de chi soffre, che pensa solo ar posto che po perde.