La scienza non ha rapporti con la verità, perché ciò che essa produce sono solo proposizioni "esatte", cioè "ottenute da (ex actu)" premesse che sono state anticipate in via ipotetica. Che poi l'ipotesi sia confermata dall'esperimento dice solo che noi conosciamo la validità operativa di quell'ipotesi, non la natura della cosa indagata con quell'ipotesi, perché, interrogata, la cosa non ha mostrato il suo volto, ma ha semplicemente risposto all'ipotesi anticipata.
[Su Il testimone Vip, quarta stagione del suo programma, nella quale intervista personaggi conosciuti] L'idea è conoscerne l'altro lato. Ma in effetti adesso sono un po' preoccupato. Non vorrei che chi amava il programma pensasse che ho tradito lo spirito. Tornerò di sicuro alla versione classica. È un esperimento, ma l'approccio è lo stesso... alla base c'è la mia curiosità che non deve essere snob o a senso unico.
Quando dentro di te non esistono più parole, quando ogni schema verbale scompare definitivamente, quando l'intelletto non funziona più, quando la mente non è affatto presente per ricordare, allora accade: allora esperimenti.
Qualsiasi studente nell'ora di fisica può provare con esperimenti l'esattezza di un'ipotesi scientifica. L'uomo, invece, vivendo una sola vita, non ha alcuna possibilità di verificare un'ipotesi mediante un esperimento, e perciò non saprà mai se avesse dovuto o no dare ascolto al proprio sentimento.
Non c'è bisogno di autonomia, credo che molti scienziati credenti vedano questa luce di Dio non come una guida per il progresso della scienza, ma come una questione personale. Scienza e fede sono su due piani diversi, ci sono scienziati credenti, scienziati non credenti. Lo scienziato si basa sulla ragione, sull'osservazione e sull'esperimento, che creda o non creda in Dio. Il non credente ha la fiducia nel progresso della scienza e nella sua utilità, nel suo contributo al progresso dell'umanità.
Siete invitati a venire a vedere la Rotazione della Terra, domani, dalle tre alle cinque, presso la Sala Meridiana dell'Osservatorio di Parigi.
[3 febbraio 1851. Dal biglietto d'invito inviato agli scienziati di Parigi, per mostrare pubblicamente l'esperimento del pendolo]
Il fenomeno si sviluppa con calma, ma è invisibile, inarrestabile. Lo si sente e lo si vede nascere e crescere costantemente, e non è nel suo proprio potere accelerare o rallentare. Qualsiasi persona, portata alla presenza di questo fatto, si ferma per qualche istante e rimane pensierosa e in silenzio; poi in generale lascia, portando con sé per sempre un più nitido, più acuto senso del nostro incessante movimento attraverso lo spazio.
[Sul suo esperimento del Pendolo]
È utile che vi siano differenti esperimenti di vita [...] e che la validità di modi di vivere diversi sia verificata nella pratica quando lo si voglia [...] che vi sia la più ampia libertà di svolgere ogni attività inconsueta affinché col tempo emergano chiaramente quelle che meritano di diventare consuetudini.
Non l'uomo deve sperimentare Dio, ma Dio vuole esperimentare, vuole stabilire con una prova pratica se l'uomo investito del mandato percorre la via indicatagli da Dio.
È molto significativo il fatto che Dio non si rivela mai rispondendo al grido di un uomo, al suo desiderio di esperimentare Dio.
Frasi sugli esperimenti
DiHans Urs von Balthasar
In tutta l'alternativa non si tratta quindi di conservatorismo o di progressismo, ma semplicemente di vedere se il cristiano, per amore dell'aggiornamento, possa sospendere il caso serio. In altre parole, se con la ragione possa fare esperimenti riguardo alla fede, senza che sia messa in discussione anche la carità.
Frasi sugli esperimenti
DiHans Urs von Balthasar
Io non esito ad affermare, almeno per quanto riguarda i miei esperimenti di coscienza sublime, che ogni ricerca in quella direzione si troverebbe in antitesi con la sorgente spontanea di una conoscenza giustificata dalla natura divina ed eterna dell'uomo.
meraviglie l'uomo accede nel perfezionarsi non soltanto in questa vita, la quale potrebbe non essere la prima.
Mi si rimprovera di non ripetere a richiesta gli "esperimenti" che avvengono con me, ma io non ho mai programmato simili fenomeni dei quali io stesso mi stupisco non sentendomene l'artefice. Di qui l'ansia, il dovere che ho sempre sentito di codificare quanto mi succede nel campo del meraviglioso. L'unico mio conforto, in tanta solitudine, è quello di potere utilizzare queste mie possibilità, a titolo assolutamente gratuito, per il bene del mio prossimo, ben sapendo, nell'istinto della mia coscienza, quale sia la loro ragione di essere e quale il loro valore etico e morale.
I miei esperimenti sconvolgono le leggi della natura! Anche Omero non mi commuove più. Il poeta eccitava il mio spirito con la sua scienza vastissima, così come Chopin mi accarezzava il cuore con la sua malinconia profonda. Ma tutto ciò appartiene a questo mondo, mentre io non sono più di questo mondo.
Si fa gran caso dei miei esperimenti e li si vuole collocare tra i fenomeni dei quali si occupano tanto insigni studiosi di metapsichica e parapsicologia. Si vorrebbe scoprire il meccanismo: che io fornissi alla scienza sufficienti elementi per vagliarli, classificarli e forse riprodurli senza la mia partecipazione. Delusi e convinti che non v'è manipolazione, si attende da me la rivelazione di formule, di procedimenti e di conoscenze che proprio non posseggo. Sono segreti, questi, che non è dato di tramandare appunto perché segreti non lo sono affatto. Si possono invece intuire, proprio come è successo a me e ad altri. Questa forma di rivelazione è profonda e altissima, tale appunto da escludere, per la sua natura, qualsiasi speculazione metafisica.
Ormai c'è 'sto scollamento da' politica da' ggente che è irreversibbile. Vedi, lo scollamento da' politica è come 'a carta da' cacca, come 'a carta ggenica. Se tu dilicatamente separi 'sti due veli - a' mai fatto l'esperimento? è molto sfizioso - una volta che ha' separato i due veli nun se riattaccano più. E se te va' a pulì co' un velo solo te resta tutta la probblematica n'a mano.
Non replicare mai un esperimento riuscito.
[Legge di Fett]
Frasi sugli esperimenti
DiArthur Bloch
Un esperimento è da considerarsi un successo se non più del 50 per cento dei dati ottenuti deve essere scartato per ottenere una corrispondenza con la teoria.
[Corollario alla legge di Maier]
1. Se la riproducibilità è un problema, conduci l'esperimento una volta sola.
2. Se hai bisogno di una linea retta, trova solo due punti.
[Leggi di Veilind sulla sperimentazione]
Nessun esperimento è mai completamente fallito: può sempre servire da esempio negativo.
[Legge della futilità]
Frasi sugli esperimenti
DiArthur Bloch
La "Colonna del viaggiatore" è stata una sfida, un esperimento che mi ha posto dei problemi tecnici: si tratta infatti della mia prima opera volumetrica in ferro colata a staffa, a differenza delle sculture che avevo realizzato in bronzo con il metodo della fusione a cera persa, che consente di scavare i diversi sottosquadri per creare ombre e giuochi di luce.
Per fare una scoperta scientifica è quindi necessario arrendersi alla superiorità intellettuale del Creatore di tutte le cose visibili e invisibili, e realizzare un esperimento.