Chi conosce la storia, in particolare la storia europea, saprà riconoscere che il dominio dell'istruzione o di governo di qualsiasi fede religiosa non è mai un affare felice per il popolo.
Lo stretto di Gibilterra è forse di tutti gli stretti quello che separa più nettamente due paesi più diversi, e questa diversità appare anche maggiore andando a Tangeri da Gibilterra. Qui ferve ancora la vita affrettata, rumorosa e splendida delle città europee; e un viaggiatore di qualunque parte d'Europa sente l'aria della sua patria nella comunanza d'una infinità d'aspetti e di consuetudini. A tre ore di là, il nome del nostro continente suona quasi come un nome favoloso; cristiano significa nemico, la nostra civiltà è ignorata o temuta o derisa; tutto, dai primi fondamenti della vita sociale fino ai più insignificanti particolari della vita privata, è cambiato; e scomparso fin anche ogni indizio della vicinanza d'Europa.
Chi crede nell'Europa sarà contento se si farà ogni tanto un passo avanti e mezzo passo indietro. La democrazia, ha scritto Günter Grass lodandola per questo, ha il passo della lumaca. [Corriere della sera, 1 giugno 2009]
La gente oggi non vuol governare; essa vuole esser governata, e avere la sua pace. Se fossero di più i grandi uomini di stato in Europa, ci sarebbero meno partiti.
Arrivai alla terra degli Antipodi, e riconobbi di essere al cospetto della quarta parte della Terra. Scoprii il continente abitato da una moltitudine di popoli e animali, più della nostra Europa, dell'Asia o della stessa Africa.
Noi europei non ci siamo indebitati per salvare le banche e poi osservarle da lontano mentre tengono chiusi i rubinetti per leconomia reale.
[Repubblica, aprile 2014]
I governi europei non capiscono che io non combatto solo per il mio Panshir, ma per bloccare l'espansione dell'integralismo islamico scatenato a Teheran da Khomeini. Ve ne accorgerete!