Gli anni '70 sono stati fondamentali. La guerra del Vietnam aveva dato a tutti una coscienza e una partecipazione attiva alla politica. Amavo la musica di Elvis Presley, la forza che sempre mi ha dato James Brown; vedevo e rivedevo Badlands di Terrence Malick; forte è stata l'influenza di Marlon Brando, di John Ford, di Scorsese, degli scrittori prediletti, come Flannery O'Connor del profondo Sud, di James M. Cain, Jim Thompson. E Allen Ginsberg, che iniziai a leggere solo dopo che aveva paragonato alcune mie canzoni ai suoi pensieri.
La gente vuole sentire un messaggio, un messaggio di Dio. Questo messaggio può passare attraverso di me o attraverso altri. Io non sono un leader, sono solo un messaggero. Le parole delle canzoni e non chi le canta sono importanti e attraggono la gente.
Frasi sulle canzoni
DiBob Marley
Non ho mai scritto una canzone politica. Le canzoni non possono cambiare il mondo, ormai ho smesso di pensarlo.
Sono un musicista, e la mia preoccupazione principale è la musica. Vado sui media, perché aiutano a diffondere il messaggio, ma cerco di andarci mantenendo la mia credibilità. Se vado in TV, suono dal vivo, per esempio. Cerco di essere contemporaneamente underground e commerciale, anche se le cose non vanno sempre di pari passo. So che ci sono i singoli, i videoclip, ma tutto alla fine si riduce a me, alla mia chitarra, e alle mie canzoni.
Rino [Gaetano] era una specie di fantasma che girava come un folletto in tutti i locali di Roma cercando amici, cercando persone con cui dialogare, alle quali far sentire le canzoni.
Rino [Gaetano] era un folletto, un clown che aveva dentro radici così diverse dalle nostre che era quasi inesplicabile. Quindi, quando ci faceva sentire le canzoni, a me e De Gregori per esempio, noi ci guardavamo con Francesco e cercavamo comunque di collocarlo.
Il puro intrattenimento non è una donna egoista che canta canzoni noiose sul palco per due ore con la gente in smoking che applaude se gli piace o no. Il puro intrattenimento sono gli artisti reali che sulle strade possono attirare e mantenere l'attenzione della gente impedendo loro di allontanarsi.
Fin da bambino cantavo tutte le canzoni di Modugno e di Claudio Villa. Mio padre aveva comprato una radio e tutte le canzoni che trasmettevano io ci cantavo sopra. Una spece di karaoke. Quando finivo la gente di fuori applaudiva.