Non credo io debba rimanere su un lato della recinzione o dall'altro. Non credo che vi sia una mossa buona in carriera o una fatta male. Credo che ci siano solo le cose che mi rendono felice.
I quattrini la speranza d'averne, far crepare d'invidia, | il lavoro è a casa, da lei la carriera sicura, | poi la sera ritornare se stessi pensare pensare.
[da Rosita]
L'industria musicale è una strana combinazione di beni reali e immateriali: le pop band sono nomi di marca, brand, in se stessi, e in una determinata fase della loro carriera il loro nome da solo può praticamente garantire dischi di successo.
Se chiediamo a ciascuno di noi qual è la cosa che più desidera, otteniamo quasi sempre risposte scontate. Si vogliono realizzare risultati concreti, una carriera soddisfacente oppure più soldi, la casa dei sogni, un matrimonio d'amore, la salute. Ma forse oggi, dopo tanti anni di speculazione psicologica, è ancor più di moda il desiderio di "essere se stessi".
La trilogia è nata sin dall'inizio come tale. Avevo capito che con il primo disco non sarei riuscito ad esprimere tutto il potenziale di anni di incomprensioni, rinunce e aspirazioni. "Acidi" rappresentava l'infanzia a-problematica. "Metallo" fu il distacco, l'adolescenza. "Zero" è il superamento dialettico di tutto questo. Una liberazione, non un annullamento nichilista. L'ideale chiusura di un cerchio. Ma per poterlo davvero inscenare avremmo dovuto avere sessant'anni e una carriera alle spalle, quindi questa saggezza è stata solo ipotizzata.
Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Trentasei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.
Devo essere innamorato delle cover che scelgo, anche perché voglio una carriera lunga e quindi devono piacermi, se le suonerò per così tanto tempo. Non mi aspetto di rifarle meglio delle originali, voglio solo farle mie, renderle personali.
Il papa si permette di accusare gli scienziati di essere arroganti e avidi: «La scienza moderna a volte segue solo il facile guadagno e tenta di sostituirsi al Creatore con arroganza, senza essere in grado di elaborare principi etici, mettendo in grave pericolo la stessa umanità». E, dati alla mano, gli scienziati italiani proprio non si meritano queste accuse: a più di trent'anni un ricercatore arriva a uno stipendio di poco superiore ai 1000 euro al mese, e un professore ordinario alla fine della carriera non supera gli 80.000 euro lordi all'anno.
Una lunga carriera sportiva costellata di grandi risultati è come scalare una montagna e raggiungere la vetta: da lassù si ha una vista impareggiabile.
Un attore deve saper fare tutto, perché nella sua carriera potrebbe interpretare qualunque ruolo, secondo la regola fondamentale per cui più si fa meglio si riesce.
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta, ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta, qualcuno è andato per età, qualcuno perché già dottore, e insegue una maturità, si è sposato fa' carriera ed è una morte un po' peggiore.
Hai rischiato la tua carriera per me, lo so bene quanto te, nessuno voleva avere a che fare con il ragazzo bianco. Ecco perché sto piangendo in cabina, tu hai salvato la mia vita, ora forse è tempo di salvare la tua, ma non potrò mai ripagarti per ciò che hai fatto per me, ma non perderò la fiducia e tu non perderla su di me. (Riferito a Dr. Dre)
Non so se è la mia musica, i miei testi, il mio sound, e conoscendo il mondo della musica il mio modo di fare: tutto quello che posso dire è che la mia carriera è durata più a lungo di quanto mi aspettassi.
[Nel 2005] Ho ricevuto tanto, ora tocca ai giovani. Non voglio togliere il posto a chi si impegna e gioca bene tutto l'anno: questa parte della mia vita e della mia carriera è finita. Anche perché non sono capace di fare le cose a metà e se do la mia disponibilità poi gioco tutto l'anno.
All'inizio della mia carriera sono stata molto aiutata da Boncompagni, dalla sua traduzione, il suo disincanto, il suo cinismo sulla televisione. Lui diceva sempre: "Ma lo sai che noi non facciamo niente, questo è niente, e se no che facevi, lo struscio in via del Corso? In fondo non è andata male", diceva. "Fai questa cosa, hai degli orari da rispettare, cominci a capire com'è la vita, ma non ci credere mai, che è l'errore più grave che si possa fare". Ricordo che mi faceva leggere i giornali, c'era una violenza, non trovo altra parola: è drogata, è lolita, è la puttana bambina, è l'icona per i pedofili eccetera eccetera.
Grida di più un esempio chiaro, diretto, sfacciatamente silenzioso che le mille proteste e richieste e sollecitazioni dei mille che hanno scambiato il volontariato per una carriera visto che altrove hanno fatto acqua da tutte le parti e si sono ridotti a fare del bene agli altri perché, incapaci di pensare innanzitutto al proprio, hanno trovato il modo migliore per ovviare all'inconveniente.
Una coincidenza, una sfida, un colpo di fortuna, così è iniziata la mia carriera di scalatore urbano. Pensavo che i palazzi non fossero arrampicabili, e sono riuscito a salirne uno. Ero sicuro che sarei morto e sono ancora vivo.