Voi dormite tranquillo, signor Generale, sopra i vostri allori marittimi e sul timone della nave di cui sedete al governo, e tutt'altro vi sognate sicuramente, che di ricevere una mia lettera. Perché son io costretto di scrivervela? Qual linguaggio, qual formolario userò io con voi, io consagrato al servigio d'un principe ingiustamente offeso dal vostro? E quale sarà il Galateo che adoprerò se, nel mentre ch'io parlo, la Svezia da voi provocata prepara i suoi vascelli per portarvi a Napoli le sue ragioni sulla bocca eloquente de' suoi cannoni? Frattanto egli m' è necessario di scrivervi e voi siete quello che mi forzate. Se voi non aveste attaccata che in privato la mia persona, se aveste ancora ciò fatto in Napoli al cospetto solamente de' vostri schiavi, io vi avrei lasciato, senza commovermi, eternamente latrare e mentire. Ma voi mi avete oltraggiato alla presenza del pubblico, voi mi avete atrocemente calunniato per proteggere il traditore barone d'Armfeldt, denunciandomi a tutta l'Italia e a tutta l'Europa ordinatore d'un assassinio contro di lui voi avete cercato di dirigere a questo scopo la pubblica opinione con ogni sorta di maneggi e di scritti, e non vi siete avveduto che, togliendomi l'onore, mi toglievate egualmente la libertà di soffrire, disprezzarvi e tacere.
Le eroiche pazzie, li eroichi umori,
le traditore imprese, il ladro vanto,
le menzogne de l'armi e de gli amori,
di che il mondo coglion si innebria tanto,
i plebei gesti e i bestiali onori
de' tempi antichi ad alta voce canto,
canto di Carlo e d'ogni paladino
le gran coglionarie di cremesino.
Dammi la lingua, appunta i piedi al muro; | stringi le coscie, e tienim stretto, stretto; | lasciat'ire a riverso in sul letto | che d'altro che di fotter non mi curo. | Ai! Traditore! Quant'hai il cazzon duro!
[1-XIII, vv. 1-5]
Fottiamci, anima mia, fottiamci presto
perché tutti per fotter nati siamo;
e se tu il cazzo adori, io la potta amo,
e saria il mondo un cazzo senza questo.
E se post mortem fotter fosse onesto,
direi: Tanto fottiam, che ci moiamo;
e di là fotterem Eva e Adamo,
che trovarno il morir sì disonesto.
- Veramente egli è ver, che se i furfanti
non mangiavan quel frutto traditore,
io so che si sfoiavano gli amanti.
Ma lasciam'ir le ciance, e sino al core
ficcami il cazzo, e fà che mi si schianti
l'anima, ch'in sul cazzo or nasce or muore;
e se possibil fore,
non mi tener della potta anche i coglioni,
d'ogni piacer fortuni testimoni.
Frasi sui traditori
DiPietro Aretino
Guardisi a tutte le cose e, se in ognuna non si trova da fare, tengansi solo le nostre per ladre e per traditore. Ecco, nel mondo non ci è maggior piacere che il vivere e, benché i suoi guai lo travagliono di continovo, non si dee però dir male de la vita. Chi contasse le pioggie, le grandini, i venti, le nevi, i nuvoli e le nebbie intravenenti ne l'anno, avanzerien forse i sereni con che il sole e la luna illustrano i suoi dì e le sue notti; né per ciò resta che tutte quattro le stagioni insieme non lo faccino giocondo.
Frasi sui traditori
DiPietro Aretino
Al traditore la morte è vita, perché se usa lialtà non gli è creduta.
[Su Gianfranco Fini] Ho orrore dei traditori. Pensare che gli salvai la vita, quando nell' 87 andai al congresso di Sorrento per sostenerlo contro Rauti. Ora finge di non conoscermi.
Una causa importante mi pare sia stata l'impressione che io abbia attaccato l'establishment ebraico, perché non solo ho messo in evidenza il ruolo del consiglio ebraico durante la soluzione finale, ma ho anche mostrato come i membri di questo consiglio non fossero solamente dei "traditori". In altre parole, poiché il processo ha toccato il ruolo della leadership ebraica durante la soluzione finale e io ho riportato questi avvenimenti, tutte le attuali organizzazioni ebraiche e i loro capi hanno pensato di essere sotto attacco. Quanto è accaduto, a mio parere, è stato lo sforzo concordato e organizzato di creare un'"immagine" e di sostituire questa al libro che ho scritto.
[Su Filippo Buonarroti] Era un uomo profondo, ma assai gretto: conformava la sua vita alle sue credenze; ma era intollerante, e mi tacciava di traditore, se per caso affiliavo un banchiere o un ricco borghese. Era inoltre comunista.
Conzideranno come sò accidiosi | sti pretacci maliggni e ttraditori: | esaminanno quanto sò rrabbiosi, | jotti, avari, superbi, e fottitori; | ripijji un po' de fiato, t'arincori, | t'addormi ppiú ttranquillo e tt'ariposi: | perché li loro vizzi piú ppeggiori | serveno a illuminà lli scrupolosi.
[da L'essempio]
«[Micòl] Sono anche io come tutte le altre: bugiarda, traditora, infedele Non molto diversa da un'Adriana Trentini qualsiasi, in fondo».
Aveva detto «infedele» spiccando le sillabe, con una specie di amaro orgoglio. Proseguendo, aggiunse che se io avevo avuto un torto era sempre stato quello di sopravalutarla un po' troppo. Con questo, non è che avesse la minima intenzione di scagionarsi, per carità. Tuttavia era un fatto: lei aveva sempre letto nei miei occhi tanto «idealismo» da sentirsi in qualche modo forzata ad apparire migliore di quanto non fosse in realtà.
Ond'è che quand'anche voi aveste impiantato il partito comunista e organizzati i Soviet in Italia, se uscirete salvi dalla reazione che avrete provocata e se vorrete fare qualche cosa che sia veramente rivoluzionario, qualcosa che rimanga come elemento di società nuova, voi sarete forzati, a vostro dispetto – ma lo farete con convinsione, perché siete onesti – a ripercorrere completamente la nostra via, la via dei social-traditori di una volta; e dovrete farlo perché essa è la via del socialismo, che è il solo immortale, il solo nucleo vitale che rimane dopo queste nostre diatribe.
La sapienza divina aveva preveduto che Giuda, libero di non dare il bacio del traditore, l'avrebbe tuttavia dato. In tale modo essa ha adoperato il delitto dell'Iscariota a guisa di pietra nell'edificio meraviglioso della redenzione.