Quando mai si pretenderebbe da un cigno una delle prove destinate al leone? In che modo un brano del destino di un pesce si inserirebbe nel mondo del pipistrello? Pertanto fin da bambino credo di aver pregato soltanto per la mia difficoltà, che mi fosse concessa la mia e non, per errore, quella del falegname, o del cocchiere, o del soldato, perché nella mia difficoltà voglio riconoscermi.
Ho vissuto in una grande casa stupenda isolata dal mondo, a Calolziocorte, circondata da animali. Ho imparato a camminare attaccandomi a uno schnauzer gigante. Avevamo 14 cani. A nove anni, per Natale, mi hanno regalato una leonessa, Rumba.
Micrologo, uomo di umile condizione, non avendo trovato nessuna compagnia, viaggiava da solo dall'Arcadia agli egizi gimnosofisti con l'intenzione di apprendere la virtù. Per caso entrò in una selva oscura e impraticabile e mentre nel suo cammino si soffermava a raccogliere chiocciole forse per nutrirsi, si imbatté in Ercole (quello che poi per la sua virtù fu considerato un dio), il quale nella stessa selva inseguiva un leone.
Mi resi conto di una contraddizione dolorosa ma anche consolante: l'animale da preda uccide senza odio, non è affatto arrabbiato con la creatura che si accinge ad ammazzare; nella sua preda l'uccisore non vede affatto un "tu"! Se si riuscisse a far capire al leone che la gazzella contro cui si accanisce è sua sorella, se si riuscisse a convincere la volpe a vedere un fratello nel leprotto, i due predatori rimarrebbero non meno stupefatti di molti uomini cui si ricorda che il loro nemico mortale è pur sempre un uomo.
Energico, spietato, astuto. Coraggio da leone. Non mi sorprende che sia riuscito ad arrivare così in alto. Quello che non capisco è come possa divertirsi a mettere tutto a repentaglio. Questo fatto, che bari... è veramente assurdo. Cosa vuol dimostrare? Di poter battere tutti in ogni cosa? Sembra mettere una partecipazione, in quelle carte... quasi non fosse un gioco, ma una prova di forza. Basta guardargli le unghie delle mani. Rose fino alla pelle. E suda in modo abnorme. In lui, da qualche parte, c'è un eccesso di tensione. Che si rivela nelle pessime battute che fa. Non hanno un filo d'arguzia.
Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra.
[Frase sullo stemma della famiglia Tomasi, dalla quale deriva il titolo del celebre romanzo "Il Gattopardo"]
Non rampare di aquile e leoni, non sormontare di belve rapaci, nel santo vessillo; ma i colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all'Etna; le nevi delle Alpi, l'aprile delle valli, le fiamme dei vulcani.
Tornerò con un leone. Voglio impagliarlo e regalarlo a Bartali.
[Scherzosamente, con alcuni amici prima di partire per l'Alto Volta nell'Africa Equatoriale francese, per una corsa di poca importanza, accettata soprattutto per la partita di caccia grossa, che gli promisero]
Aiuto, aiuto! | di nuovo l'angoscia divina in me | fa vorticare la sua tempesta di voci! | Guardate questi ragazzi seduti | davanti al palazzo, ombre di sogno: | sì, sono i figli massacrati dai parenti, | le mani colme di carne, portano in pasto | le loro interiora, le loro viscere, | a un padre che se le porta alla bocca... | Ve lo dico: c'è uno di cui qualcuno vuole | la vendetta, un leone ma un leone pavido, | nella casa, accucciato sul letto, che aspetta | che ritorni il padrone: padrone anche mio, | se mi trascina nelle catene della schiava. | E il capo della flotta, il distruttore di Troia, | non sa cosa l'atroce cagna, la cui voce | non fa che ridire una gioia ch'è morte, | gli prepara in nome delle vecchie colpe. | È dannata. Femmina assassina del maschio, | solo qualche mostro Scilla, con le sue | due teste, terrore dei naviganti forse | potrebbe prestarle il nome che si merita, | madre infuriata, uscita dall'inferno, in guerra | contro tutti i suoi! Ah, il grido di trionfo, | ch'essa ha lanciato, come sul nemico morto! | E doveva essere gioia per un felice ritorno! | Che mi crediate o non mi crediate, che importa? | Tutto si compirà. E tu, pieno di dolore, | vedrai che ho detto soltanto la verità.
In cima alla strada, nella capanna, il vecchio si era riaddormentato. Dormiva ancora bocconi e il ragazzo gli sedeva accanto e lo guardava. Il vecchio sognava i leoni.
Se le gazzelle avessero una fede e se il leone fosse il loro dio, potrebbero spontaneamente concedergli una di loro per placare la sua avidità. È proprio quello che accade fra gli uomini: dalla loro angoscia di massa trae origine il sacrificio religioso, che per un certo periodo di tempo frena il corso e la fame del potere pericoloso.
Per quanto riguarda le zone libere da armamenti nucleari, si sa, quando il leone giace con l'agnello, e non si ha bisogno di un agnello ogni giorno per soddisfare il leone, allora potremmo avere questo tipo di trasformazione in Medio Oriente.
I leoni di Traù sono stati distrutti; ma ecco che, distrutti, sono, come non mai, divenuti simbolo vivo e testimonianza certa. Solo uomini arretrati ed incolti possono illudersi che, demolendo le pietre, si cancelli la storia.
Non sono più intimorito e sento di potere esprimere appieno il mio potenziale. Sento di avere costruito una base nella mia carriera, e di non avere più pressioni che mi limitano. Oggi mi sento come un domatore, non più come un leone ingabbiato.
A vent'anni un uomo è un galletto, a trenta un leone, a quaranta un cammello, a cinquanta un serpente, a sessanta un cane, a settanta una scimmia, e ad ottanta non è più niente.
Non chi ha il volto ringhioso, ma chi lo ha intelligente, appare temibile e pericoloso: come è certo che il cervello dell'uomo è un'arma più terribile dell'artiglio di un leone.