Ma a che le giovò aver partorito due gemelli ed essere piaciuta a due dèi e avere per padre un gran guerriero e per nonno un fulgido astro? Non nuoce molte volte anche la gloria?
Davvero allora, dopo questa prova, tutti, uomini e donne, temono l'ira divina e tutti con ancora più zelo venerano e onorano la potente dea madre dei due gemelli. E come spesso avviene, muovendo dal fatto recente la gente torna a narrare casi precedenti.
Frasi sui gemelli
DiPublio Ovidio Nasone
È facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende sempre qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri s'incontrano e i loro sguardi s'incrociano tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose, sotto il sole, sono state scritte dalla stessa mano, la mano che risveglia l'Amore e che ha creato un'anima gemella per chiunque lavori, si riposi e cerchi i proprio tesori sotto il sole, perché se tutto ciò non esistesse non avrebbero più alcun senso i sogni dell'umanità.
Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finché non li si scopre.
Fritz Price rivolse alla gemella un'occhiata complessa e si strinse nelle spalle.
"Io non sapevo neppure che esistesse, questo zio Grigorian" affermò.
"Che nome buffo!" commentò Helen, con aria dubitativa, scrutando il terzo ragazzino, molto più piccolo di loro. "Sei sicuro di averlo capito bene, Barile?"
"Non chiamarmi Barile" si risentì Barile.
Con due schiocchi sonori, i gemelli Fred e George, i fratelli maggiori di Ron, erano comparsi dal nulla nel centro della stanza. Leotordo cinguettò più selvaggiamente che mai e sfrecciò a raggiungere Edvige in cima all'armadio.
"Smettetela!" ordinò Hermione debolmente ai gemelli, che avevano gli stessi capelli rosso vivo di Ron, ma erano più robusti e un po' più bassi.
"Ciao, Harry" disse George con un gran sorriso. "Mi pareva di aver sentito i tuoi toni soavi."
"Non devi reprimere la rabbia così, Harry, lasciala sfogare" disse Fred che pure sorrideva. "Forse a una quarantina di chilometri da qui ci sono due o tre persone che non ti hanno sentito".
[Fred e George a Harry dopo che ha fatto una sfuriata a Ron e Hermione]
"Non posso trattenermi a lungo, mamma", disse [Percy]. "Sono sulla carrozza di testa, i Prefetti hanno due scompartimenti riservati..."
"Oh, tu sei un Prefetto, Percy?" chiese uno dei gemelli con aria di grande sorpresa. "Avresti dovuto dircelo, non ne sapevamo niente."
"Aspetta un attimo, mi ricordo di avergli sentito dire qualcosa in proposito", disse l'altro gemello. "Una volta..."
"O due volte..."
"Un minuto..."
"Tutta l'estate..."
Frasi sui gemelli
DiJ.K. Rowling
Marco Materazzi è mio gemello. Cominciammo assieme a Perugia. Non avevo ancora la patente perché minorenne mentre lui aveva già un contratto da calciatore professionista. Lui è stato la mia chioccia, ogni tanto mi sganciava pure qualche banconota da centomila lire per aiutarmi, e mi portava in giro per Perugia con la sua macchina.
La terribile imbecillità atomica che chiuderà il mondo - padrona, signora dello spazio e del tempo. Distruzione del Futuro e del Passato: la terribile imbecillità atomica: gemella del Presente...Poveri noi - che cosa possiamo fare contro questa terribile padrona? Trafughiamole la nostra vita – ma dove? Su, presto, un capestro – e là dove andremo non ci seguirete più, voi imbecilli.