Lo swing apre dubbi sulle proprie convinzioni, fa arrivare a fondo ma fa anche rispondere più liberamente perché ogni beat richiede ai musicisti di riformulare i rapporti tra loro. Anche in democrazia, perché il potere sia efficace lunica strada è mantenerlo unito e condividerlo con gli altri. Se viene meno questa comprensione allora è battaglia per vedere chi suona più forte, chi parla più forte. Chi è più forte.
Non saprei dire se Platoon dopo venti anni abbia ancora senso. Molte cose sono cambiate. Basta vedere come sono equipaggiati i soldati americani in Iraq. Allora era un film che raccontava la guerra in Vietnam in maniera diversa. Era a metà strada fra Rambo e Apocalipse Now. Tuttavia sono stati numerosi i soldati americani che quando mi incontravano mi facevano i complimenti. "Nessuno ha mai raccontato come in Platoon, quello che facevamo negli addestramenti" mi dicevano. E allora non sono sicuro che Platoon fosse un film antimilitare come è stato sempre definito. Questi dubbi credo che capitino con tutti i grandi capolavori.
"8 e mezzo" è un grande affresco umano e un'acuta rappresentazione dei dubbi che affliggono le persone, ancora attualissimo e tratteggiato con perfetta armonia tra stile e contenuto. Visivamente straordinario, affronta con apparente leggerezza i temi della morte, della memoria, dell'arte, del destino, della felicità. Un film che si potrebbe vedere e rivedere senza stancarsi mai, scoprendo sempre cose nuove.
Mettiamola così: dovessi riscrivere il mio ben pagato commento, alla luce delle parole di Grillo e delle mail invelenite che ho ricevuto, aggiungerei qualche preoccupazione in più sulla totale assenza di dubbi e sulla sicumera settaria che rischia di catalizzarsi attorno a Beppe. Intelligenza e passione sono virtù, rompere gli schemi pure, ma il fanatismo è un vizio tra i peggiori. Anche il Dalai Lama accetta critiche.
La costante abitudine a correggere e a completare la propria opinione confrontandola con quelle degli altri, non solo non causa dubbi o esitazioni nel tradurla in pratica, ma anzi è l'unico fondamento stabile di una corretta fiducia in essa.
Se la loro voglia di farsi del male e di procurarne agli altri avesse tregua (pur non cessando i dubbi sul che fare e il rifiuto della famiglia e dell'esistenza così com'è oggi) folle di giovani, invece di intossicarsi orribilmente nei modi che sappiamo, cercassero estasi e oblio, con dosi quotidiane, anche forti, di ragione e di bellezza, le città di notte si riempirebbero di pensatori che bisbigliano, di solitari persi in un libro, di filosofi in agguato dietro un angolo Qualcuno morrebbe, verso il mattino, per overdose di conoscenza.
Ho conosciuto i dubbi del secolo presente, ma tutta la mia vita mi ha convinto che non c'è riposo per lo spirito e per il cuore se non nella Chiesa e sotto la sua Autorità.
Non più dubbi né ostacoli, l'immenso genio di Wagner ha avuto ragione di tutto. La sua opera, "L'Anello del Nibelungo", riluce sul mondo. I ciechi non impediscono affatto la luce, né i sordi la musica.
Ma dove quelle stagioni smisurate quando ogni giorno figurava gli anni a venire e dove a ogni autunno quando finiva l'estate trovavi la voglia precisa di ripartire? Che ci farai ora di questi giorni che canti, dei dubbi quasi doverosi che ti sono sorti, dei momenti svuotati, ombre incalzanti di noi rimorti, che ci potrai fare di quelle energie finite, di tutte quelle frasi storiche da dopocena; consumato per sempre il tempo di sole e ferite, basta vivere appena, basta vivere appena.
Eppure fa piacere a sera, andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie, e due canzoni fatte alla leggera in cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio il fatto che sei triste o che ti annoi, e tutti i dubbi tuoi.
E adesso aspetterò domani | per avere nostalgia | signora libertà signorina fantasia | così preziosa come il vino così gratis come la tristezza | con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.
Se l'individuo realizza il suo io mediante l'attività spontanea, e in questo modo si mette in rapporto con il mondo, cessa di essere un atomo isolato; sia lui che il mondo diventano parti di un tutto organico; egli occupa il suo giusto posto, e così i dubbi su se stesso e sul significato della vita; quando egli riesce a vivere non in modo coatto, né da un automa, ma spontaneamente, essi scompaiono. Ha coscienza di se come un individuo attivo e creativo e riconosce che c'è un solo significato della vita: l'atto stesso di vivere.
I dubbi hanno percorso la mia mente come ho considerato la possibilità di far rispettare una legge che la maggioranza dei cittadini onesti non sembravano volere.
Se la televisione è un sonnifero, internet è un ipnotico potentissimo. È la prova di un dominio ulteriore, a cui la gente si è sottomessa autonomamente perché ha perso la capacità critica di interrogarsi sui meccanismi di dominio. Ho dei fortissimi dubbi sulla fantomatica libertà di internet... Internet venne ideato come tecnologia a scopi militari e a mio parere conserva qualche vizio dell'origine. Ad esempio è un panopticon ancor più micidiale di quello ipotizzato da Bentham e ricordato da Foucault: più micidiale perché con internet i sorvegliati sono contemporaneamente i sorveglianti. Non c'è più oblio su internet e questo è completamente disumano. Internet può essere utile in talune occasioni ma va usato con coscienza critica perché crea dipendenza: la gente viene privata da qualcosa di sé.