Mi sono impedita nella mia lunga vita il matrimonio. E una cosa che non ho mai preso in considerazione. Da ragazza, infatti, ci credevo troppo ma lo scopo della mia esistenza era affermarsi. Rispetto ad ora cera un grande vantaggio: se riuscivi ad arrivare, non ti schiodavano più. E infatti, eccoci qua. Dopo 51 anni, sono ancora qui. Eravamo in pochi e lo spazio era uno solo, Rai 1. Se riuscivi a farti notare, era fatta.
La signora Vergine, pei campi andando e per Dio piangendo, incontra san Giovanni: 'Da dove venite, signor san Giovanni?' 'Vengo dall'Ave Salus.' 'Non avete visto il buon Dio, per caso?' 'È sull'albero della croce, piedi appesi e mani inchiodate, in capo un bianco cappellino di spine.' Chi la dirà tre volte alla sera e tre volte al mattino, guadagnerà alla fine il paradiso.
Il crocifisso è il segno del dolore umano. La corona di spine, i chiodi, evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte, è il segno della solitudine nella morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino. Il crocifisso fa parte della storia del mondo.
Lo ripeto, non abbiamo l'umiltè dei francesi, né il coraggio degli spagnoli: quelli si fanno infilzare anche dai tori, noi no, siamo utilitaristi. Ma sono tutti superiori a noi, tutti streordineri: guardate i giapponesi che si ammazzano per la Patria, fanno i kamikaze, noi non vinceremo più finché non avremo il coraggio di ammazzarci. Persino gli indiani si infilano i chiodi, quei fachiri... e noi?
In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l'aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: «Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia».
Molti miei amici non suppongono neppure che un buon mobiliere non fa mai uso di chiodi. Le poesie di molti amici miei sono zeppe di chiodi. In un violino, in una botte, non c'è un chiodo. L'essenza del mobile è quella del violino e della botte.
Cristo inchiodato alla croce dovrebbe essere qualche cosa di più che non il simbolo del dolore universale. Potrebbe tenere tutto il dolore. E un uomo che stesse in cima a una collina con le braccia tese, simbolo del simbolo, dovrebbe pur contenere tutto il dolore di tutti i tempi.
La Mater Dolorosa non patisce invero le sofferenze fisiche del figlio inchiodato in croce, ma soffre più profondamente in ciò che gli procura l'insopportabile dolore dell'abbandono di Dio.
Bastano le cose viste e udite perché il giorno abbia malitia sua, le simpatie superficiali a rallegrarlo: una profondità umana è subito molestia, poi a poco a poco, dolore. Non voglio offrire il corpo nudo, senza riparo, ai chiodi che volano per l'aria smaniosi di conficcarsi.
Non so che sia un libro: ma penso che saggiamente agissero quei cuneiformi che, per via della chiodosa grafia, ne improntavano spessi e argillosi poi ben cotti mattoni; ogni pagina, trecento delle nostre.
Sul videomessaggio forse la vera domanda è: ma in quale altro Paese sarebbe potuto accadere? Sono passati 19 anni dalla prima cassetta di Berlusconi trasmessa a reti unificate. Era il 1994. Tom Hanks vinceva l'Oscar con la maschera di Forrest Gump, capolavoro che oggi viene trasmesso su cinema classic. E invece l'Italia è ancora qui, con una destra inchiodata al suo passato e prigioniera del suo collasso.
Tatiana è l'amica mia grassa, tarmente grassa che come reggiseno s'è dovuta cuci' du' paracaduti: c'aveva du' capezzoli dritti come chiodi.Je dico: " Tatia', che c'hai freddo?". Me fa, dice: "No, me so' scordata de toje' i paracadutisti!".
...e voi materialisti, col vostro chiodo fisso che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso, le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali.
Ci sono posti dove sono stato, mi ci volevano inchiodare ai loro anni ciechi e sordi, ai loro amori raccontati male, a una canzone di quattro accordi, ad una stupida cantilena.
Né tu né io
siamo pronti
a incontraci.
Tu per quello che sai.
L'ho amata tanto!
Segui quella stradina.
Nelle mani
ho i buchi
dei chiodi.
Non vedi come
mi dissanguo?
Non guardare mai indietro.
Vai adagio
e prega con me
San Gaetano
che né tu né io
siamo pronti
ad incontrarci.
Trovare nella vasta parete esattamente il punto attraversato dai pionieri, stare nella stretta scia di una scalata che fu ai tempi primizia, ecco, a me piace ripetere, in montagna, non inaugurare. Mi piace trovare i chiodi degli altri, non aggiungere i miei. Così fa pure la mia scrittura che va a ricalcare pezzi di vita svolta, senza inventarla nuova.
Non ho mai piantato un chiodo in montagna. Non mi sento autorizzato, sono uno di fuori, di passaggio. Mettere un chiodo è un atto di possesso, bisogna appartenere al luogo per sentirsi autorizzato.
Frasi sui chiodiFrasi sulla montagna
DiErri De Luca
L'uomo non fu creato per rimanere inchiodato a una sedia. Ma forse non meritava di meglio.