Credo che Gauguin pensasse che l'artista deve ricercare il simbolo, il mito, ingrandire le cose della vita sino al mito, mentre van Gogh pensava che bisogna saper dedurre il mito dalle cose più terra terra della vita. E in questo, io penso che avesse maledettamente ragione. Perché la realtà è terribilmente superiore a ogni storia, a ogni favola, a ogni divinità, a ogni surrealtà. Basta avere la genialità di saperla interpretare.
[da Van Gogh, il suicidato della società]
[Su Patrick Rafter] Bello e possibile. Così sfortunato da non vincere mai Wimbledon per colpa di Federer 1 (Sampras) e della favola di Goran. L'ultimo volleatore vincente.
Mi sono voluto raccontare una favola. Perché, in parte, la storia del viddrano che si maritò con una sirena me l'aveva già narrata, quand'ero bambino, Minicu, il più fantasioso dei contadini che travagliavano nella terra di mio nonno.
La società descritta in 1984 è una società controllata quasi esclusivamente dal castigo e dal timore di esso. Nel mondo immaginario della mia favola il castigo è raro e di solito mite.
Potresti anche telefonarmi e dirmi in un soffio di vita che hai bisogno del mio racconto: favole di una bimba che legge i sospiri, favole di una donna che vuole amare.