[Sui gemiti delle tenniste] C'è qualcosa di sensuale nelle loro grida, mi chiedo se si distruggano le corde vocali o se sia una espressione di pazzia, comunque bisogna ridurre questi gemiti, non si può continuare così.
Nel Re Lear, il tempestoso dramma, che è tutto una sequela di tradimenti orrendi, la bontà s'impersona, prende un nome, Cordelia; e brilla essa sola nella tempesta, ad essa sola si guarda, come in un cielo cupo all'unica stella che vi scintilla.
Chitarra di locanda che oggi suoni
jota e domani suoni petenera,
a seconda polverate corde,
chitarra di locanda delle strade,
giammai tu fosti lì è sarai poeta.
Anima sei che all'anime viandanti
dice la solitaria sua armonia...
E ascoltandoti sogna il pellegrino
d'udire un'aria del natio paese.
L'arte è sempre il risultato di una costrizione. Credere che si levi tanto più alta quanto più è libera equivale a credere che ciò che trattiene l'aquilone dal salire sia la corda.