È orribile perdere la ragione. Meglio morire. Di un morto si ha rispetto, si prega per lui. La morte rende tutti uguali. Ma un uomo, privo della ragione, non è più un uomo. La lingua non gli serve più, non governa le parole, diventa simile ad una bestia, si offre allo scherno generale, è alla mercé di tutti, sfugge il giudizio divino.
Devo essere grata alla generosità della vita con me, e l'aprirvi liberamente il mio cuore sia la mia preghiera di ringraziamento a Dio e il segno del mio affetto per voi tutti, sia allegria e consolazione, compassione e conciliazione, stimolo a non rassegnarsi alla perdita e al dolore, e che la mia felice felicità palesata in tutta la sua sfacciata fortuna possa riequilibrare il grado di sconforto di troppe esistenze.