I miei problemi sono soprattutto la differenza tra il linguaggio umano e il linguaggio animale. Questo mi sembra essere davvero il problema centrale. Tutti i linguisti, o almeno la maggior parte di loro, non hanno capito veramente il mio maestro Karl Bühler e non l'hanno letto a fondo: non hanno visto quanto sia importante la sua dottrina.
Quando penso a questa grande città [Londra] divisa in tante parti e quartieri la considero come un complesso composto di diverse nazioni differenti per costumi, maniere e interessi... In breve gli abitanti di St. James, sebbene vivano sotto le stesse leggi e parlino lo stesso linguaggio, sono un popolo diverso dagli abitanti di Cheapside che sono altrettanto separati da un lato, da quelli di Temple e, dall'altro, da quelli di Smithfield.
[Su Silvio Berlusconi] Mi è simpatico. Non nega se stesso, parla un linguaggio franco, non si è piegato alle forche caudine dell' ipocrisia. Ma non è un leader politico. È un miliardario che investe i suoi denari nella politica.
Nella vostra interlocuzione piú corrente, il linguaggio ha un valore puramente fittizio, prestate all'altro la sensazione che siete sempre lí, cioè che siete capaci di dare la risposta che si attende, e che non ha alcun rapporto con alcunché sia possibile approfondire. I nove decimi dei discorsi effettivamente tenuti sono a questo titolo completamente fittizi.
[...]l'altro come tale[...] lo scriveremo, se vi garba, con un'A maiuscola. Perché con un'A maiuscola? Per una ragione indubbiamente delirante, come ogni volta che si è obbligati ad apportare dei segni supplementari a ciò che ci dà il linguaggio. Questa ragione delirante è qui la seguente. Tu sei la mia donna - dopo tutto che ne sapete? Tu sei il mio maesto - in effetti, ne siete così sicuri? Ciò che precisamente costituisce il valore fondante di queste parole, è ciò cui si mira nel messaggio, [...], è il fatto che l'altro è lì in quanto altro Assoluto. Assoluto, cioè è riconosciuto, ma non è conosciuto.
Frasi sul linguaggio
DiJacques Lacan
Il linguaggio opera interamente nell'ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite.
Frasi sul linguaggio
DiJacques Lacan
Noi viviamo in questo mondo, in cui il linguaggio ci parla, il sapere ci pensa e il Diritto ci agisce. Il linguaggio si riduce all'emissione e alla ricezione di messaggi; il pensiero all'accumulazione delle informazioni; il Diritto al regolamento del piano.
Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d'oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola.
La vita umana è tale proprio perché intessuta di valori che perseguiamo e disvalori che rifiutiamo, e che questo "tessuto di valore" ci viene fornito dal linguaggio.
Il cinema è unarte giovanissima della quale conosci tutto, dal primo film che è stato fatto dai fratelli Lumière allultimo. E quindi si può analizzare continuamente, per esempio a differenza della musica che è unarte che si conosce meno. Il cinema è un linguaggio spurio e chiunque con la macchina da presa può fare quello che vuole.
La psichiatria non è stata che il segno del sovrapporsi della razionalità dominante su questa parola [follia] che le sfuggiva e la conferma necessaria a questa razionalità di una comunicazione impossibile. Dal razionalismo illuminista al positivismo si tratta sempre di una razionalità che definisce, suddivide e controlla ciò che non comprende e non può comprendere, perché lo ha oggettivato nel linguaggio della malattia, che è il linguaggio di una razionalità che "constata".
Voce confusa con la miseria, l'indigenza e la delinquenza, parola resa muta dal linguaggio razionale della malattia, messaggio stroncato dall'internamento e reso indecifrabile dalla definizione di pericolosità e dalla necessità sociale dell'invalidazione, la follia non viene mai ascoltata per ciò che dice o che vorrebbe dire.
Il giornalista non deve mai estraniarsi dalla comunità e usare un linguaggio diverso, un linguaggio più accessibile dove ci sia un maggiore rispetto per chi legge, per chi guarda, per chi naviga anche su Internet in modo che nasca anche un nuovo Rinascimento del nostro Paese, dove ci si occupi di più di quella che è la costruzione del nostro futuro e della nostra coscienza nazionale e un po' meno di altri aspetti, dei quali forse i giornali oggi sono troppo ingombri.
Nel trasformare in musica cantata una poesia non esiste un'antinomia radicale. Esiste, semmai, l'esigenza formale di volgarizzare quella poesia, nel senso di modificarne il lessico interpolandolo con un linguaggio volgare, che possa raggiungere sentimento e ragione di un uditorio più vasto. Tutto ciò con l'aiuto della magia della musica, che rimane l'unico linguaggio universale che io conosca.
Se io sono figlio della televisione, la generazione di oggi è figlia dei videoclip, quindi di un linguaggio frammentato, pieno di anacoluti, l'esatto contrario della parola scritta.
Quando lintervista era in fascia protetta stavo più attenta. Ho dei figli e mi dà fastidio il linguaggio scurrile. Dalle dieci e mezza in avanti parlo come nella vita