In Italia ho molti amici e amiche, e non certo soltanto nel mondo della moda. In Italia ho trascorso momenti duri e splendide giornate. Ho scoperto Milano, Roma, Positano, antichi villaggi. Ho visto i colori dei paesaggi cambiare con il passare delle ore. Ho assaporato il cibo, ho osservato la creatività straordinaria di artisti, stilisti, donne e uomini. È stata la tappa giusta prima del mio sbarco negli Stati Uniti. È stato il periodo che ha preceduto il doloroso incidente che mi ha impedito di diventare una ballerina, come avrei voluto.
Io so che una notte | in qualche camera da letto | presto | le mie dita | scivoleranno | tra | morbidi capelli puliti || canzoni che nessuna radio | trasmette || tutte tristezza, sogghignando | in cascata.
[da Assaporeremo le isole e il mare]
[Rispondendo alla domanda: "Che rapporto ha con il sesso?"] Un po' lo stesso che ho con la cucina. Preferisco i sapori forti, e mi piace sperimentare. ["Donne o uomini?"] Donne. Rapporti omosessuali non ne ho mai avuti, ma è capitato che fossimo in tre o quattro e ci fossero anche uomini. Comunque, con Cracco non scapperei mai. Magari con Bastianich.
Tutta l'autobiografia è piena di bozzetti e raccontini che, staccandosene, costituirono poi, con qualche aggiunta, il volume: Goccie d'inchiostro. Alcuni sono bozzetti di bambini dove il Dossi, da un niente, sa trarre una pagina indimenticabile: come nella scenetta che s'intitola Le caramelle e che bisogna leggere piano, assaporando.
In treno avevo dormicchiato, e così avevo per metà la sensazione di sognare. Quando sentii il nome della mia stazione, scesi precipitosamente. Nell'aria pungente dell'inverno, il marciapiede sembrava ghiacciato. Mi strinsi bene la sciarpa e uscii dal controllo biglietti.
Salita in taxi, chiesi all'autista di portarmi in albergo, ma lui disse di non conoscerlo. Ricordai che si trattava di un albergo nuovo, piccolo, probabilmente poco pubblicizzato, e così mi feci lasciare in una zona da cui avrei potuto facilmente raggiungerlo.
Tutt'intorno non c'erano altro che campi, e in lontananza si vedeva il profilo dolce delle montagne. Quando trovai una piccola insegna che indicava l'albergo, la segui inerpicandomi per una stretta salita.
Ora che mi ero abituata al freddo, assaporavo con gioia l'aria pulita. Ero sempre più sveglia, e stavo cominciando a sudare un po' quando davanti a me percepii la presenza di qualcuno che conoscevo.
La romanità sta nel desiderio di trasmettere con i miei piatti l'emozione di cose perdute o dimenticate, di profumi e sapori antichi. Internazionalità è, invece, la ricerca, la conoscenza, la curiosità e l'anarchia, la capacità di aprirsi al nuovo restando se stessi.
Di tanto in tanto qualche chiesa, con in vetta il segno della croce, emergeva fra le capanne; e i monaci vi si recavano i giorni di festa per assistere alla celebrazione dei misteri e partecipare ai sacramenti. C'erano anche, proprio sull'orlo del fiume, case abitate da cenobiti che, chiusi ciascuno nella sua angusta cella, quella comune dimora eleggevano per meglio assaporare la solitudine.
Con la Juve ho vinto tutto, assaporando la sensazione di tornare a Torino con la coppa più ambita in mano, e ho perso tutto, magari all'ultimo minuto, all'ultimo rigore, con in bocca l'amaro di aver lavorato, lottato, sudato per un anno intero per niente. Momenti di gioia incredibile, in cui ti senti sul tetto del mondo, ma anche momenti di scoraggiamento, di delusioni bruciate, di incredulità.
Cucinare è il mio modo di comunicare, il mio strumento di creatività, è tutto il mio essere ricco di spontaneità, il mescolare sapori incredibili con odori semplici ma a volte sorprendenti. È continuamente una sfida.