Sono costretto a continue trasformazioni, perché tutto cresce e rinverdisce. A forza di trasformazioni, io seguo la natura senza poterla afferrare, e poi questo fiume che scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente.
Uccidono in pieno giorno, trasportano i cadaveri, li mutilano, ce li posano fra questura e Regione, li bruciano alle tre del pomeriggio in una strada centrale di Palermo.
Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice. [...] Quando saranno le quattro incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi, scoprirò il prezzo della felicità. Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore.
Sabbia a perdita d'occhio, tra le ultime colline e il mare - il mare - nell'aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare.
Non potevamo più attendere. È tornato a casa uno dei nostri. Non poteva dirci di no. Quando ci lasciò da giocatore gli strappai la promessa che in caso di qualsiasi nostra chiamata Carlo [Ancelotti] avrebbe dovuto rispondere "presente". Ci stava per sfuggire, visto che nel pomeriggio stava per firmare col Parma. Ma questa circostanza non ha fatto altro che accelerare la trattativa.
[Novembre 2001]