Sentirete molte più cose spiritose viaggiando a cassetta in diligenza da Londra a Oxford, che in un anno di permanenza fra gli studenti e i professori di quella celebre Università.
Non credo che si possa trovare niente che meriti il nome di società fuori da Londra.
Frasi su Londra
DiWilliam Hazlitt
Si calcola che nella prima metà del Settecento nella sola Londra le meretrici fossero più di cinquantamila; il diffondersi pestilenziale delle malattie veneree il "mal gallico" come lo chiama Mandeville aveva esasperato i pregiudizi contro l'incontinenza e la licenziosità sessuale. Per contrastare l'ondata proibizionista, approdata a una normativa severa che dichiarava fuorilegge la prostituzione, e al tempo stesso consapevole delle gravi implicazioni sociali del fenomeno, Mandeville, "per fronteggiare le cattive conseguenze dell'irreprimibile vizio", propone l'apertura di Pubblici Bordelli che garantiscono efficienza e buona organizzazione e siano tutelati alla stregua di Istituti di Servizio Pubblico.
Io non so l'inglese. Ho preso un volo per Londra e, non sapendo dove andare per ritirare il bagaglio, ho seguito uno che scendeva dal mio volo. Ma lui aveva solo il bagaglio a mano ... Me ne sono accorta quando ero sul pianerottolo di casa sua!
Venivo dalla California, dove l'erba è sui campi da golf o nei parchi pubblici. Andai in campo e non ci capii niente: la palla schizzava via troppo veloce, il rimbalzo era irregolare, ero sempre troppo in anticipo o troppo in ritardo. Per i primi tre anni, a Londra non mi divertii affatto.
Un uomo che sappia dominare sugli invitati di una cena a Londra può dominare il mondo. Il futuro appartiene al dandy. Saranno le persone squisite a governare.
Mio padre non c'era e mia madre, ogni volta che le cose si mettevano male, accendeva la radio e ci mettevamo a cantare e saltare come se facessimo le prove di un'opera lirica. Anche quando abbiamo vissuto per due anni nella stanzetta di un bed and breakfast a Londra sopravvivevamo grazie alle nostre fantasie. Così funziona la testa di chi si sposta spesso. Crea un mondo che si porta con sé a ogni viaggio.
Quando penso a questa grande città [Londra] divisa in tante parti e quartieri la considero come un complesso composto di diverse nazioni differenti per costumi, maniere e interessi... In breve gli abitanti di St. James, sebbene vivano sotto le stesse leggi e parlino lo stesso linguaggio, sono un popolo diverso dagli abitanti di Cheapside che sono altrettanto separati da un lato, da quelli di Temple e, dall'altro, da quelli di Smithfield.
Parigi ha l'eleganza delle armonie e della grandeur, Londra ha l'eleganza della classe e del prestigio, Roma ha l'eleganza dell'umanità e della storia. Ogni città ha la sua eleganza. Anche Milano: ha l'eleganza della sobrietà, della discrezione, della solidità.
Se questa Londra non fosse così nera, e la sua gente così pesante, se non ci fosse quest'odore di carbone e nemmeno questa nebbia, mi metterei persino a studiare l'inglese.
Facevo di mia testa, ma sempre attribuendo al mio capo il merito del successo. Poi, ad un tratto, nel 1932, Mussolini si stancò. Durante i miei sette anni a Londra, ho continuato a disobbedire. Ho fatto tutto il possibile per contrastare, nella capitale britannica, questa politica della quale il giovane ministro degli Esteri, Galeazzo Ciano, si considerava il fondatore ed in seguito strenuo fautore.
Un edificio grigio e pesante di soli trentaquattro piani. Sopra l'entrata principale le parole: "Centro di incubazione e di condizionamento di Londra Centrale" e in uno stemma il motto dello Stato Mondiale: "Comunità, Identità, Stabilità".