Frase di Umberto Saba

Malinconia la vita mia struggi terribilmente; e non v'è al mondo, non c'è al mondo niente che mi divaghi. Niente, o una sola casa. Figliola, quella per me saresti. S'apre una porta; in tue succinte vesti entri, e mi smaghi. Piccola tanto, fugace incanto di primavera. I biondi riccioli molti nel berretto ascondi, altri ne ostenti. Ma giovinezza, torbida ebbrezza, passa, passa l'amore. Restan sì tristi nel dolente cuore, presentimenti. Malinconia, la vita mia amò lieta una cosa, sempre: la Morte. Or quasi è dolorosa, ch'altro non spero. Quando non s'ama più, non si chiama lei la liberatrice; e nel dolore non fa più felice il suo pensiero. Io non sapevo questo; ora bevo l'ultimo sorso amaro dell'esperienza. Oh quanto è mai più caro il pensier della morte, al giovanetto, che a un primo affetto cangia colore e trema. Non ama il vecchio la tomba: suprema crudeltà della sorte.

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