Era la primavera, secondo le favole antiche, la stagione de' rinnovati o comincianti amori: e anche questa è leggenda. Gli uomini, più insaziabili delle bestie, non hanno più, e forse non hanno mai avuto, una sola stagione per la cocenza dell'amore. E semmmai l'hanno trasferita all'incandescente estate: già l'antichissimo Esiodo aveva notato che nell'agosto son più lascive le donne. Ma tutti i mesi, per l'uomo, sono ugualmente propizi, tanto più che l'amore entusiasmo, l'amore passione, l'amore pazzia, ai quali si riferivano i poeti e i trattati di Eros, vanno velocemente scomparendo dagli animi e dai costumi dei nostri popoli inciviliti fino all'imbecillità e oltre.
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Era un freddo pomeriggio dei primi di maggio del 1965 e stava per concludersi la lunga trasvolata che da Ottawa mi portava a Whitehorse, nel centro più avanzato del Grande Nord-Ovest canadese: una terra che ancora non aveva storia ma soltanto cronache di caccia e racconti d'avventura che con il tempo si erano trasformati in miti e leggende. [Klondike: sulla via dei cercatori d'oro, 1965]
Noi due, quanto a lungo fummo ingannati, ora metamorfosati fuggiamo veloci come fa la Natura, noi siamo Natura, a lungo siamo mancati, ma ora torniamo, diventiamo piante, tronchi, fogliame, radici, corteccia, siamo incassati nel terreno, siamo rocce, siamo querce, cresciamo fianco a fianco nelle radure, bruchiamo, due tra la mandria selvaggia, spontanei come chiunque, siamo due pesci che nuotano insieme nel mare, siamo ciò che i fiori di robinia sono, spandiamo profumi nei sentieri intorno i mattini e le sere, siamo anche sterco di bestie, vegetali, minerali, siamo due falchi, due predatori, ci libriamo in alto nell'aria e guardiamo sotto, siamo due soli splendenti, siamo noi che ci bilanciamo sferici, stellari, siamo come due comete, vaghiamo con due zanne e quattro zampe nei boschi, ci lanciamo sulla preda, siamo due nuvole che mattina e pomeriggio avanzano in alto, siamo mari che si mescolano, siamo due di quelle felici onde che rotolano una sull'altra e si spruzzano l'un l'altra, siamo ciò che l'atmosfera è, trasparente, ricettiva, pervia, impervia, siamo neve, pioggia, freddo, buio, siamo ogni prodotto, ogni influenza del globo, abbiamo ruotato e ruotato finché siamo arrivati di nuovo a casa, noi due, abbiamo abrogato tutto fuorché la libertà, tutto fuorché la gioia.
Di
Walt Whitman
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