L'amore vero si dispera o va in estasi per un guanto perduto o per un fazzoletto trovato, e ha bisogno dell'eternità per la sua devozione e le sue speranze. Si compone insieme dell'infinitamente grande e dell'infinitamente piccolo.
Sette distorte figure stavano arrivando dal deserto, ogni tanto confondendosi coi cespugli di saggina, mascherate dalla sabbia scura che la tempesta di vento sollevava a quintali. I tre federales, madidi nelle loro uniformi, erano in attesa ai bordi del villaggio di Sonoyita, nel Messico settentrionale. Gli asinelli legati lì accanto scalpitavano, resi isterici dall'arsura e dalla sensazione che stesse giungendo gente sconosciuta. Le sette figure erano ormai vicinissime, quasi alle prime casupole del lugubre, deserto villaggio. Il sole divampava alto a mezzogiorno, però rosso come il sangue, o come la scritta Coca Cola che sovrastava l'entrata a un'osteria lì accanto. Il primo a emergere dal turbinio sabbioso fu un uomo alto sul metro e ottanta, che salutò i tre gendarmi messicani con un rapido cenno del capo e con una salve di domande in uno spagnolo scolastico. «Siamo i primi ad arrivare?» Gli occhiali alla Rommel che portava e il fazzoletto che gli proteggeva il volto non consentivano di capire quale fosse la sua nazionalità. «Siamo i primi?» ripeté.
Ci è venuta voglia di passare la serata e la notte in un castello. In Francia molti sono stati trasformati in alberghi: un fazzoletto di verde sperduto in una distesa di squallore senza verde; un quadratino di viali, alberi, uccelli al centro di un'immensa rete di strade. Sono al volante e osservo nello specchietto retrovisore una macchina dietro di me. La freccia di sinistra lampeggia e tutta la macchina emette onde di impazienza. Il guidatore aspetta il momento giusto per superarmi: come un rapace che fa la posta a un passero.
L'uomo attraversa il presente con gli occhi bendati. Può al massimo immaginare e tentare di indovinare ciò che sta vivendo. Solo più tardi gli viene tolto il fazzoletto dagli occhi e lui, gettato uno sguardo al passato, si accorge di che cosa ha realmente vissuto e ne capisce il senso.
Abbiamo trovato un nuovo sistema per sfondare i cordoni... Quando si muovono gli squadroni a cavallo, i fascisti non devono fuggire, ma restare fermi, agitando fazzoletti bianchi e cappelli.
La mamma, sorridendo come solo sanno sorridere i morti nella memoria, pieni di compatimento e di indulgenza[...], gli aveva posato dolcemente una mano sulla bocca. Quindi gli aveva legato un fazzoletto intorno al ginocchio.
[Explicit]
Da quel giorno di molti anni fa ad Andreis, in Valcellina quando l'ho incontrato per la prima volta, senza quasi saper nulla di lui e incline a scambiarlo, con quel suo fazzoletto da pirata in testa e la camicia sudata e bagnata per tanti chilometri fatti di corsa sotto la pioggia, per uno stravagante come tanti altri, finché ha tirato fuori da una cartella un foglio, il disegno indimenticabile d'una crocifissione possente e dolorosa, di una grandezza che s'imprime per sempre nel cuore e nell'anima Mauro Corona è una presenza nella mia realtà.
Fazzoletto: piccolo quadrato di seta o di tela che serve a compiere diverse funzioni ignobili riguardante la faccia, e particolarmente utile ai funerali per nascondere l'assenza di lacrime.