[Antonia.] Che hai tu Nanna? Pàrti che cotesto tuo viso imbriacato ne' pensieri si convenga a una che governa il mondo?[Nanna.] Il mondo, ah?[Antonia.] Il mondo, sì. Lascia star pensierosa a me che, dal mal francioso in fuora, non trovo cane che mi abbai, e son povera e superba, e quando io dicessi ghiotta non peccherei in spirito santo.[Nanna.] Antonia mia, ci sono dei guai per tutti, e ce ne son tanti dove tu ti credi che ci sieno delle allegrezze, ce ne sono tanti che ti parria strano; e credilo a me, credilo a me, che questo è un mondaccio.
Pietro Aretino
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Le eroiche pazzie, li eroichi umori,le traditore imprese, il ladro vanto,le menzogne de l'armi e de gli amori,di che il mondo coglion si innebria tanto,i plebei gesti e i bestiali onoride' tempi antichi ad alta voce canto,canto di Carlo e d'ogni paladinole gran coglionarie di cremesino.
Di Pietro Aretino
[Istrione del prologo:] Io avevo imparato un certo proemio, diceria, sermone, filostoccola, intemerata o prologo che se sia, e ve'l volevo recitare per amor de un mio amico, ma ognun mi vuole in pasticci. Ma se voi siate savi: Plaudite et valete![Istrione dell'argomento:] Come Plaudite et valete? Donque io ho durato tanta fatica a comporre questo argumento, serviziale, cristioro o quel che diavol si chiami, et ora vuoi ch'io lo getti via? Per mia fe', che tu hai magior torto che 'l campanile de Pisa e che la superchiaria.#Frasi sul torto
Di Pietro Aretino
Prima che fosse il cielo e innanzi che fosse il mondo, il Fattore del mondo e del cielo stava raccolto in se stesso (..); e le idee, da le quali la natura toglie l'esempio de le cose, erano guardate dal secreto di lui.
Di Pietro Aretino
[Dubbio I]Porzia fedel s'avea fatto chiavaremolt'anni col consenso del marito,ma perché non poté mai figli fare,ell'era da ciascun mostrata a dito:un astuto villan fece chiamaree fe' di figli un numero infinito;or il marito l'ha per vituperio,utrum possa accusarla d'adulterio?[Risoluzione I]La legge adulter singulare, testo,dice ad legem Juliam de adulterio:quando il marito non accusi prestola moglie, che gli fa tal vituperioe sa ch'ella molt'anni in disonestomodo si dà con altri refrigerio,più non la può de crimine accusaree a tutta briglia si può far chiavare.
Di Pietro Aretino
[Nanna.] Che collera, che stizza, che rabbia, che smania, che batticuore e che sfinimento e che senepe è cotesta tua, fastidiosetta che tu sei?[Pippa.] Egli mi monta la mosca, perché non mi volete far cortigiana come vi ha consigliata monna Antonia mia santola.[Nanna.] Altro che terza bisogna per desinare.[Pippa.] Voi sète una matrigna, uh, uh...[Nanna.] Piagni su, bambolina mia.[Pippa.] Io piagnerò per certo.
Di Pietro Aretino
Il martello ch'i' ho di voi dua, poi ch'io cangiai un fiume al mare e Roma con Venezia, vuol ch'io v'indrizzi la vita d'Astolfo e de gli altri paladini, detta da me l'Astolfeida. Io la mando a voi perché nascesti innanzi a' paladini, i quali son terra da ceci già 700 anni in circa. Voi soli avete visto e cognosciuto chi è visso e morto, chi vive ora e chi viverà poi.
Di Pietro Aretino
Io vorrei dir la donna ch'ebbe il vantodi leggiadra et angelica bellezza,la qual l'amato ben sospirò tantoche depose la gioia e l'alterezza,et imparato a pianger con quel piantoche ad altri insegnò già la sua durezza:Medor pur chiama in suon languido e fioco,che non l'ascolta e 'l suo mal prende a gioco.
Di Pietro Aretino
[Nanna:] Il chiacchierare in quel tal modo che non stanca mai è come il limone che si spreme nella coratella fritta in padella ed il pepe che vi si spolvera sopra; è proprio una bella brigata di gente d'ogni età il conversare piacevolmente con ognuno, e c'è anche del buono in certe frasi salaci, e certe bottonate che si dànno quando qualcuno pretende di metterti in imbarazzo; e siccome i modi di vedere degli altri sono vari quanto la fantasia della gente, studia, pensa, spia, prevedi, considera e cerca di passare al vaglio ogni cervello.[Pippa:] So bene che con certa gente non si guadagna niente.[Nanna:] Orbene con loro non dovrai fare altro che restituire fumo per vento e fiato per i sospiri che sanno emettere così magistralmente; rispondi pure ai loro inchini, baciagli guanti e mani e se non vuoi rimanere con un pugno di mosche in mano togliteli dai piedi il più presto che puoi.[Pippa:] Farò così.
Di Pietro Aretino
[Pippa:] Certo che per far la puttana ci vuol altro che tirar su la veste e dire, come voi diceste, accomodatevi; mi sembrate un'indovina come mettete il dito sulla piaga.[Nanna:] Quando un tizio spende dieci ducati per togliersi tutte le voglie che ci si può cavare con una ragazza, è come se fosse stato crocifisso nel tristo bosco di Baccano, e basta che si sappia qualche cosa perché tutta la gente vada in giro a dire che la tale sporcacciona ha rovinato il povero ingenuo. Ma, che Dio li affoghi, quando si giocano le costole e rinnegano il battesimo, vengon altamente lodati.
Di Pietro Aretino