Temi trattati:
Frasi sui libri, Frasi sulla vergogna, Frasi sul vuoto, Frasi sul mare, Frasi sulle ali, Frasi sulla preghiera, Frasi sugli angeli, Frasi sulla gratitudine, Frasi sulle nuvole, Frasi di addio
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Della mia generazione ho potuto conoscere migliaia di persone perché per un bel po' di anni quella gioventù è uscita di casa e ha occupato vita e strada di questo Paese. Ha perlustrato in lungo e in largo la società che aveva intorno e ha potuto conoscere la società che lei stessa già costruiva. Se non ho amici tra i compagni di scuola, ne ho avuti in cambio migliaia dopo.
Vanno bene per gli angeli le ali, a un uomo pesano. A un uomo per volare deve bastare la preghiera, quella sale sopra le nuvole e piogge, sopra soffitti e alberi. La nostra mossa di volo è la preghiera.
Frasi sugli angeliFrasi sulla preghieraFrasi sulle aliFrasi sulle nuvole
Tengono una gratitudine i puverielli che nessun re ha mai sentito.
Frasi sulla gratitudine
Strano sapersi perduti tutti i giorni e non dirsi mai addio.
Frasi di addio
Si sta in una guerra anche per vergogna di rimanerne fuori.
Frasi sulla vergogna
Si ottiene dal mare quello che ci offre, non quello che vogliamo. Le nostre reti, coffe, nasse, sono una domanda. La risposta non dipende da noi, dai pescatori.
Frasi sul mare
Si formano parole di rivolta che accecano più di questo vento.
Si deve sapere cogli occhi, con la paura, con la pancia vuota, non con le orecchie, coi libri.
Non c'è ritorno, pensavo, questo viaggio manca di simmetria, è solo andata.
Mi chiedo da solo: non me ne potevo accorgere per conto mio di esserci? Pare di no. Pare che ci vuole un'altra persona che avvisa.
L'occhio invidioso sciupa.
L'italiano è una lingua senza saliva, il napoletano invece tiene uno sputo in bocca e fa attaccare bene le parole. Attaccata con lo sputo: per una suola di scarpa non va bene, ma per il dialetto è una buona colla.
Il mare non è una pianura nella burrasca, ma una salita piena di fossi.
Frasi sul mareFrasi sulle salite
Ho visto che in italiano esistono due parole, sonno e sogno, dove il napoletano ne porta una sola, suonno. Per noi è la stessa cosa.
Uomini che non hanno la fede, come me, si appoggiano a piccoli fantasmi. Perciò frugo con ammirazione nella scrittura sacra la presenza del più colossale dei fantasmi, la divinità.
[Sulla prigionia politica del poeta jugoslavo Ante Zemljar] La poesia gli servì da corazza, da festa, da riserva di energia. Se non è questo, la poesia non è niente. È stata la più forte macchina di resistenza del novecento per chi non metteva fede in nessun Dio.
Sono uno che scrive, perciò sto in disparte. Questa intrusione sulla tua traccia finirà scritta, lontana da qui. Non somiglierà a un disegno, la scrittura ha bisogno di distanza.
Siamo alberi, Nives, piantati nel mondo per spargere seme, ma né tu né io abbiamo voluto sapere di questa fioritura. Ho messo alberi sul campo, storie ne ho scritte che se ne vanno in giro tra le mani, ma i semi della vita non li ho rimessi al mondo. Sono in debito, ho mancato in spargimento.
Questo millenovecento è stato un secolo di filo spinato e sbarre. La mia generazione è stata la più incarcerata della storia d'Italia per motivi politici. Per un prigioniero la bellezza è il pensiero più importante per resistere. [...] La bellezza è stata decisiva più del coraggio, per dare fibra alla resistenza.
Frasi sulla resistenzaFrasi sulle spine
Quassù [in alta montagna] l'ispirazione entra nel naso e la mucosa fiuta la storia dell'aria, i suoi viaggi.
Quassù [in alta montagna] ritrovo l'aria, l'ispiro così forte che finalmente so cos'è l'ispirazione per un artista. È aria venuta da lontano, respirata prima da alberi e da generazioni.
Per me scalare ha il valore aggiunto di servire a niente. Nella grande officina quotidiana degli sforzi dedicati a un vantaggio, a un tornaconto, scalare è finalmente affrancato dal dovere di essere utile. Disobbedisce alla legge di mercato che prevede contropartite all'investimento, al rischio. Scalare è solo "àskesis" che traduciamo ascesi, ma che in greco non aveva niente di spirituale, era invece esercizio, pratica. È gratis, con quel poco di grazia che uno cerca nei propri atti.
Per me alpinismo è viaggio di superficie, scambio tra due epidermidi, la roccia e le falangi delle dita. Alpinismo è per me aria aperta.
Trovare nella vasta parete esattamente il punto attraversato dai pionieri, stare nella stretta scia di una scalata che fu ai tempi primizia, ecco, a me piace ripetere, in montagna, non inaugurare. Mi piace trovare i chiodi degli altri, non aggiungere i miei. Così fa pure la mia scrittura che va a ricalcare pezzi di vita svolta, senza inventarla nuova.
Non ho mai piantato un chiodo in montagna. Non mi sento autorizzato, sono uno di fuori, di passaggio. Mettere un chiodo è un atto di possesso, bisogna appartenere al luogo per sentirsi autorizzato.
Frasi sui chiodiFrasi sulla montagna
Nelle mie scritture sono debitore di voci, le ascolto in una parte interna dell'orecchio, negli ossicini del labirinto, dove pure ritrovo le persone assenti. In un posto del mio orecchio si incontrano i membri di un'assemblea del passato, i lontani. Non so decidere, neanche voglio, se vengono per surriscaldamento dell'immaginazione oppure sono visite vere. La mia pagina le accoglie senza chiedere documenti.
Frasi sui labirintiFrasi sulla scrittura