L'Italia è fatta, tutto è a posto.#Frasi sull'Italia
Camillo Benso conte di Cavour
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L'Italia del Settentrione è fatta, non vi sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli, noi siamo tutti italiani; ma vi sono ancora i Napoletani. Oh! vi è molta corruzione nel loro paese. Non è colpa loro, povera gente: sono stati così mal governati! E quel briccone di Ferdinando! No, no, un governo così corruttore non può essere più restaurato: la Provvidenza non lo permetterà. Bisogna moralizzare il paese, educar l'infanzia e la gioventù, crear sale d'asilo, collegi militari: ma non si pensi di cambiare i Napoletani ingiuriandoli. Essi mi domandano impieghi, croci, promozioni. Bisogna che lavorino, che siano onesti, ed io darò loro croci, promozioni, decorazioni; ma soprattutto non lasciar passargliene una: l'impiegato non deve nemmeno esser sospettato. Niente stato d'assedio, nessun mezzo da governo assoluto. Tutti son capaci di governare con lo stato d'assedio. Io li governerò con la libertà, e mostrerò ciò che possono fare di quel bel paese dieci anni di libertà. In venti anni saranno le provincie più ricche d'Italia. No, niente stato d'assedio: ve lo raccomando.
Di Camillo Benso conte di Cavour
Sono stato lungamente indeciso fra queste tendenze contrarie. La ragione mi portava verso la moderazione; l'eccessivo desiderio di spingere innanzi i retrogradi mi cacciava verso la rivoluzione: finalmente, dopo molte violente agitazioni e oscillazioni, ho finito con lo stabilirmi, come il pendolo, nel punto di mezzo. Così vi annunzio che come onesto uomo di mezzo, desiderando ardentemente il progresso sociale e lavorando per esso, ho risoluto di non acquistarlo a costo di un generale rovesciamento politico e sociale.
Di Camillo Benso conte di Cavour
Si arriva con piacere a Verona. La città conserva le vestigia di un'antica grandezza. L'anfiteatro è molto ben conservato e degno della magnificenza romana. Per rispetto a Shakespeare e per scrupolo di coscienza sono andato a vedere la tomba di Romeo e Giulietta. È un abbeveratoio di buoi al quale si è dato un nome pomposo.
Di Camillo Benso conte di Cavour
Perché, signora [Mélanie Waldor], abbandonare il mio Paese? Per venire in Francia a cercare una reputazione nelle lettere? Per correre dietro a un po' di rinomanza, un po' di gloria, senza poter mai raggiungere lo scopo che si propone la mia ambizione? Quale bene potrei fare all'umanità fuori del mio Paese? Quale influenza potrei esercitare a favore dei miei fratelli sventurati? ... Sono deciso, non sepererò mai la mia sorte da quella dei piemontesi. Fortunata o sfortunata, la Patria avrà tutta la mia vita, non sarò mai ad essa infedele.#Frasi sul Piemonte e sui piemontesi#Frasi sull'influenza#Frasi sulla Francia#Frasi sulla reputazione
Di Camillo Benso conte di Cavour
Non tengo, voi lo sapete, al potere per il potere; tengo ad esso per essere in condizione di fare il bene del mio paese.
Di Camillo Benso conte di Cavour
La nostra stella polare, o signori, è di fare che la città eterna sovra la quale venticinque secoli accumularono ogni genere di gloria diventi la splendida capitale del Regno italico.
Di Camillo Benso conte di Cavour
Parigi è il paese del mondo ove si giudica meno bene la situazione politica. Tutte le persone hanno un vivo interesse in un senso o nell'altro.
Di Camillo Benso conte di Cavour
In Francia si attribuisce moltissima importanza alle lettere di buon anno, è un uso al quale non si manca mai fra parenti, a meno di essere guastati mortalmente.
Di Camillo Benso conte di Cavour
Il Quinet ci fa notare l'assenza completa di sentimento cristiano nel primo poema epico dell'Europa moderna.
Di Camillo Benso conte di Cavour