Frase di Paul Valéry

Quelle che sono fiori leggeri son venute, figurine d'oro, bellezze minute dove iride diviene, debole luna… Eccole fuggire melodiose nel bosco rischiarato. Di malva e d'iris e di notturne rose le grazie nella notte, sotto la loro danza, schiuse. Che velati profumi, da quelle dita d'oro! Ma si sfoglia l'azzurro in questo morto bosco e riluce a fatica un filo d'acqua sottile, riposata, come tesoro pallido di antica rugiada, da cui il silenzio in fiori sale. Eccoli melodiosi fuggire nel bosco rischiarato. Graziose quelle mani verso gli amati calici; un po' di luna dorme sulle devote labbra e le loro braccia splendide, dai gesti addormentati dipanano piacevolmente sotto gli amici mirti i fulvi loro vincoli, carezze… Ma talune del ritmo meno schiave e delle arpe lontane verso un sepolto lago vanno con passo lieve a bere dai gigli la gracile acqua in cui dorme l'oblio.

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