Per la tua amicizia mi sanguina il cuore | Sii mio nemico per amicizia.
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Approfondimenti su William Blake
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"Aye!" grida. "Aye, molto bene. Voi del castello, a me! Pistoleri, a me! A me, vi dico!" "Quanto ai pistoleri, Roland", gli risponde Cuthbert, "io sono già qui. E noi due siamo gli ultimi." Roland lo guarda, poi lo abbraccia sotto il cielo feroce. Sente ardere il corpo di Cuthbert, sente la sua tremante magrezza suicida. Eppure ride ancora. Bert sta ancora ridendo. "Va bene", dice Roland con la voce roca, guardando lo sparuto drappello dei compagni. "Ci lanceremo all'attacco. Senza quartiere." "Sì, senza quartiere, assolutamente!" ribadisce Cuthbert. "Non accetteremo la resa se ce la offriranno." "In nessun caso!" gli fa eco Cuthbert ridendo più forte che mai. "Dovessero gettare le armi anche tutti i duemila." "Allora suona quel cazzo di corno." Cuthbert alza il corno alle labrba insanguinate e soffia uno squillo possente... l'ultimo squillo, perché quando un minuto dopo (o forse sono cinque, o dieci, il tempo non ha senso in questa battaglia finale) cadrà dalle sue dita, Roland lo lascerà nella polvere. Lo strazio e la sete di sangue gli faranno dimenticare il Corno dell'Eld. "E ora, amici miei... hile!" "Hile!" grida l'ultima dozzina sotto quel sole scorticante. È la loro fine, la fine di Gilead, la fine di tutto, e Roland non ha più niente da perdere. L'antica furia rossa, folle e feroce, gli avvolge la mente, soffoca tutti i pensieri. Un'ultima volta, allora, pensa. Che così sia. "A me!" grida Roland di Gilead. "Avanti! Per la Torre!" "La Torre!" grida accanto a lui Cuthbert, vacillando. Leva verso il cielo il Corno di Eld in una mano, la rivoltella nell'altra. "Niente prigionieri!" urla Roland. "NIENTE PRIGIONIERI!"
Frasi sul sanguinare
Frasi sul suicidio
Di
Stephen King
Quello che Darwin per delicatezza non ha voluto dire, amici miei, è che se siamo diventati i padroni del mondo non è stato perché siamo i più intelligenti o nemmeno i più crudeli, ma perché siamo sempre stati i più pazzi e sanguinari figli di puttana della giungla.
Di
Stephen King
Il lavoro vero è sulla nostra mente e la mente è la stessa se lavori in un film, se sei in una caverna o se lavori per un giornale. C'è un lato positivo nell'incontrare sulla propria strada aspetti negativi della realtà esterna. È che puoi scoprire meglio la natura della tua mente. Se vieni messo in una situazione violenta e c'è della violenza che emerge dentro di te, sei consapevole di quell'aspetto di te stesso. Un uomo seduto in una caverna fa più fatica ad essere cosciente dei suoi limiti. Vivere in mezzo alle persone, a contatto con la realtà è una grande forma d'insegnamento. Se si vede la vita da questo punto di vista, il nostro peggiore nemico può diventare il nostro migliore maestro.
Frasi sul nemico
Di
Richard Gere
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