Frase di Sylvia Plath

Nemmeno le nubi assolate possono fare stamane gonne così. Né la donna in ambulanza, il cui rosso cuore sboccia prodigioso dal matello. Dono, dono d'amore del tutto non sollecitato da un cielo che in un pallore di fiamma accende i suoi ossidi di carbonio, da occhi sbigottiti e sbarrati sotto cappelli a bombetta. O Dio, chi sono mai io da far spalancare in un grido queste tarde bocche in una foresta di gelo, in un'alba di fiordalisi.

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