Frase di Umberto Saba

Mi sono messo a giacere sotto le stelle, una di quelle notti che fanno dell’insonnia tetra un religioso piacere. Il mio guanciale è una pietra. Siede, a due passi, un cane. Siede immobile e guarda sempre un punto, lontano. Sembra quasi che pensi, che sia degno di un rito, che nel suo corpo passino i silenzi dell’infinito. Di sotto un cielo così turchino, di una notte così stellata, Giacobbe sognò la scalata d’angeli di tra il cielo e il suo guanciale, ch’era una pietra. In stelle innumerevoli il fanciullo contava la progenie sua a venire; in quel paese ove fuggiva l’ire del più forte Esaù, un impero incrollabile nel fiore della ricchezza per i figli suoi; e l’incubo del sogno era il Signore che lottava con lui.

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