Frase di Giuseppe Giusti

M'era compagno il figlio giovinetto | di que' capi un po' pericolosi, | di quel tal Sandro, autor d'un romanzetto | ove si tratta di promessi sposi... | Che fa il nesci, Eccellenza? o non l'ha letto? | Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi, | in tutt'altre faccende affaccendato, | a questa roba è morto e sotterrato.

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