Frase di Guido Ceronetti

"Abbiamo tutti bastante forza per sopportare i mali d'altri": una delle più squartanti, tra le massime del duca di La Rochefoucauld (Maximes, XXII, ed. 1665). Possiamo constatare ogni giorno, ogni momento, che la massima è vera: ma se non fosse così chi avrebbe la forza per portare soccorso? E nello stesso tempo la Valle delle Lacrime è anche piena di smentite alla massima, che risulta così acuminata e spuntata insieme, un paradosso psicologico. Molti medici hanno mente e vita funestate, disarticolate dall'ininterrotto contatto coi mali e la morte d'altri. Moltissime donne darebbero senza pensarci troppo la vita per dare sollievo (per non doverli sopportare) ai mali di padri, mariti, amanti, sorelle, o di loro assistiti per obbligo di lavoro. Perché la sofferenza d'altri contagia, in un modo o nell'altro, sempre. (Forse soltanto per i bambini la massima XXII resta del tutto incontestabile: la loro specifica insensibilità naturale li rende invulnerabili al contagio).

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