28 luglio mattino, settimo campo, quota 7345. Come un estraneo assisto alla partenza dei miei compagni che stanno per iniziare l'ultima fase d'attacco al K2. Sono Erich Abram, Achille Compagnoni, Pino Gallotti, Lino Lacedelli, Ubaldo Rey. Tre giorni fa, quando raggiungemmo per la prima volta questa quota e vi fissammo il settimo campo, anch'io, come tutti del resto, ero duramente provato ma pieno di volontà e di speranza. Poi per l'ennesima volta si guastò il tempo e per due giorni e tre notti rimanemmo prigionieri nelle tende. La prima sera mangiai qualcosa che non digerii, penso sia stata una scatoletta di sardine sott'olio, e da allora non riuscii a sorseggiare che poca limonata.
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[Nanna:] Il chiacchierare in quel tal modo che non stanca mai è come il limone che si spreme nella coratella fritta in padella ed il pepe che vi si spolvera sopra; è proprio una bella brigata di gente d'ogni età il conversare piacevolmente con ognuno, e c'è anche del buono in certe frasi salaci, e certe bottonate che si dànno quando qualcuno pretende di metterti in imbarazzo; e siccome i modi di vedere degli altri sono vari quanto la fantasia della gente, studia, pensa, spia, prevedi, considera e cerca di passare al vaglio ogni cervello. [Pippa:] So bene che con certa gente non si guadagna niente. [Nanna:] Orbene con loro non dovrai fare altro che restituire fumo per vento e fiato per i sospiri che sanno emettere così magistralmente; rispondi pure ai loro inchini, baciagli guanti e mani e se non vuoi rimanere con un pugno di mosche in mano togliteli dai piedi il più presto che puoi. [Pippa:] Farò così.
A volte la gente vuole capire se sei vera. Ti osservano e vedono in te qualcosa del tutto estraneo alla loro vita quotidiana. E questo è spettacolo, giusto?
Frasi sugli estranei
Frasi sullo spettacolo
Chiedendo scusa per il disturbo, senza voler guastare questo bel clima di riverenze bipartisan al neopresidente del Senato Renato Schifani, vorremmo allineare qualche nota biografica del noto statista palermitano che ora troneggia là dove sedettero De Nicola, Paratore, Merzagora, Fanfani, Malagodi e Spadolini. Il quale non è omonimo di colui che insultò Rita Borsellino e Maria Falcone ("fanno uso politico del loro cognome", sic) perché erano insorte quando Berlusconi definì i magistrati "disturbati mentali, antropologicamente estranei al resto della razza umana": è proprio lui. Non è omonimo dell'autore del lodo incostituzionale che nel 2003 regalò l'impunità alle cinque alte cariche dello Stato, soprattutto a una, cioè a Berlusconi, e aggredì verbalmente Scalfaro in Senato perché osava dissentire: è sempre lui.
Frasi sugli estranei
Frasi sulle biografie
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